Rientro a scuola a gennaio: i contagi corrono, il Governo cerca di salvare le lezioni in presenza tra FFP2, screening e organico Covid

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I contagi da Covid corrono: nella giornata di ieri quasi 55 mila casi. La variante Omicron preoccupa e c’è chi non esclude la chiusura delle scuole a gennaio al rientro dalle vacanze natalizie. Il Governo sta mettendo in campo tutte le misure possibili per salvare le lezioni in presenza e scongiurare un ritorno alla didattica a distanza.

Tra le misure previste dal decreto festività, dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico dal 15 dicembre, c’è il piano di screening per il tracciamento dei positivi a scuola. Vengono stanziati 9 milioni di euro al fine di assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi postivi nelle scuole di ogni ordine e grado, e 14,5 milioni di euro per il personale militare medico.

Viene inoltre garantita la fornitura delle mascherine FFP2 e FFP3 al personale scolastico delle scuole dell’infanzia e a coloro che sono a contatto con alunni esentati dall’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie. La misura era stata introdotta dal decreto legge n. 133 del 24 settembre 2021.

Prorogati al 31 marzo, nuova data di fine emergenza sanitaria, i congedi parentali per i genitori con figli in Dad, quarantena o affetti da Covid. A tal fine vengono stanziati ulteriori 7,6 milioni di euro per le sostituzioni del personale docente e ATA assente.

In legge di Bilancio la proroga dell’organico Covid docente e ATA, il personale extra assunto per finalità connesse all’emergenza epidemiologica. Su questo punto sono attese le indicazioni ministeriali su come avverrà la proroga delle supplenze.

“A gennaio rischio 100 mila contagi”

A preoccupare maggiormente gli esperti è la varante Omicron. Nella giornata di Natale quasi 55 mila contagi, ma i numeri potrebbero aumentare in modo esponenziale secondo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano e membro del Cts della Lombardia: “Gli spostamenti per le feste, i baci, gli abbracci e poi la riapertura delle scuole il 10 gennaio faranno sentire i loro effetti con il picco probabilmente attorno al 15-20 gennaio. Potremmo arrivare, come in altre nazioni, a circa 100mila casi al giorni di positivi“, dice ad Affaritaliani.it.

Previsione fatta anche da Clemente Mastella , sindaco di Benevento, che non esclude la chiusura delle scuole: “Dobbiamo cercare di evitare occasioni di contagio troppo facile, e la scuola è una di queste. Di qua la mia decisione di chiudere per due giorni. Io credo che a gennaio arriveremo a 100mila contagiati al giorno“.

Nei giorni scorsi il premier Draghi, nella conferenza stampa di fine anno, e il ministro Bianchi hanno smentito un possibile allungamento delle vacanze di Natale.

Intanto l’Iss, nel report pubblicato, evidenzia che in età scolare, quasi la metà dei casi registrati è nella fascia 6-11 anni. “Nell’ultima settimana, si conferma l’andamento osservato nella precedente, con il 26% dei casi totali diagnosticati nella popolazione di età scolare (<20 anni). Il 48% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d’età 6-11 anni, il 36% nella fascia 12-19 anni e solo il 11% e il 5% sono stati diagnosticati, rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni“, scrive l’Istituto superiore di sanità.

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