Contrasto dispersione scolastica e riduzione divari territoriali, oltre 800 milioni di euro dal PNRR. Decreti ripartizione risorse

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Pubblicato il decreto ministeriale 7 marzo 2024, n. 41, con le risorse e i criteri di riparto degli interventi per la riduzione dei divari di apprendimento per gli studenti con disabilità da parte dei Centri Territoriali di Supporto nell’ambito della linea di investimento 1.4, Missione 4, Componente 1, del PNRR.

I 25 milioni di euro sono ripartiti fra le scuole individuate quali Centri Territoriali di Supporto (CTS) con decreto del Direttore generale per lo studente, l’inclusione e
l’orientamento scolastico del 4 luglio 2023, n. 392.

Ai CTS collocati nelle regioni del Mezzogiorno viene garantita una quota di risorse complessivamente non inferiore al 40%, in base a:
a) una quota in misura fissa pari al 30% delle risorse disponibili;
b) una quota in misura variabile pari al 70% delle risorse in proporzione al numero di studenti con disabilità certificata presso ciascun ambito territoriale di riferimento, così come rilevati dall’Anagrafe nazionale degli studenti del Ministero dell’istruzione e del merito per l’anno scolastico 2023-2024.

I CTS progettano e realizzano gli interventi in collaborazione con le istituzioni scolastiche statali e paritarie del territorio di competenza, con la messa a disposizione di idonei ausili e strumenti tecnologici che consentano l’accesso agli apprendimenti e al materiale didattico da parte degli studenti con disabilità, al fine di ridurre il divario negli apprendimenti e la dispersione scolastica.

Decreto

Risorse

Con decreto ministeriale 2 febbraio 2024, n. 19, vengono invece ripartite le risorse per la riduzione dei divari territoriali e il contrasto alla dispersione scolastica, in attuazione del PNRR – Investimento M4C1I1.4.

L’obiettivo è garantire la riduzione dei divari territoriali negli apprendimenti e il contrasto alla dispersione scolastica con la realizzazione di interventi di tutoraggio e percorsi formativi in favore degli studenti a rischio di abbandono scolastico e giovani che abbiano già abbandonato la scuola.

In totale 750 milioni di euro alle scuole. Il 40% delle risorse viene garantito alle regioni del Sud, tenendo conto dei seguenti criteri:

a) percentuale di studenti con fragilità nelle competenze con un livello di competenze non superiore al secondo, ovvero con un risultato “molto debole” e “debole”, come accertato dall’INVALSI nell’ambito delle prove svolte al grado 8, grado 10 e grado 13: 30%;

b) percentuale di studenti con fragilità nelle competenze con un indice di status socioeconomico-culturale (ESCS), che integra le variabili relative al grado d’istruzione dei genitori, alla loro professione, alle risorse educative e culturali di cui l’alunno può fruire a casa, come rilevato dall’INVALSI: 25%;

c) numero di studenti effettivamente frequentanti ciascuna scuola sulla base degli ultimi dati disponibili rilevati dall’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione e del merito e dei dati forniti dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: 25%;

d) percentuale di studenti che abbandonano gli studi in corso d’anno sulla base degli ultimi dati disponibili rilevati dall’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione e del merito e dei dati forniti dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: 7,5%;

e) percentuale di studenti ripetenti sulla base degli ultimi dati disponibili rilevati dall’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione e del merito e dei dati forniti dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: 7,5%;

f) percentuale di studenti frequentanti con disabilità sulla base degli ultimi dati disponibili rilevati dall’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione e del merito e dei dati forniti dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: 2,5%;

g) percentuale di studenti frequentanti con cittadinanza non italiana sulla base degli ultimi dati disponibili rilevati dall’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione e del merito e dei dati forniti dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano: 2,5%.

Ulteriori 40 milioni di euro vengono ripartiti fra i CPIA. A ciascun CPIA viene assegnata una quota fissa pari a euro 150.000 euro e una quota variabile in proporzione al numero degli studenti iscritti nei percorsi di primo e secondo livello, così come risultanti dall’anagrafe presso il Ministero dell’istruzione e del merito, garantendo in ogni caso ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) collocati nelle regioni del Mezzogiorno una quota di risorse complessivamente non inferiore al 40%.

Decreto

Risorse Scuole

Risorse CPIA

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