Ridare agli insegnanti rinnovo del contratto e recupero del 2013. Lettera

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Inviato da Maurizio Lacatena – È di questi giorni la notizia che la tassa piatta o flat tax sia in arrivo con la nuova finanziaria e tutti sembrano convinti che questa sia la panacea per i mali del mondo.

Molti studi confermano che i veri benefici ci saranno solo per coloro che già guadagnano tanto: dirigenti, alte sfere militari, giudici , parlamentari ecc ecc. . Inutile ricordare che interi settori economici ed industriali ,che attualmente traggono vigore dal nostro sistema di detrazioni , verrebbero letteralmente messe in ginocchio (edilizia residenziale, serramentistica, industria del mobile ecc.) e ciò che è più grave che sono tutti settori di eccellenza Made in Italy.

Ma provato a superare anche questo pregiudizio contro la tassa piatta , che non è un pregiudizio ad appannaggio di ‘Comunisti e/o disfattisti( a Firenze in pieno rinascimento le tasse erano direttamente proporzionali alle capacità reddituali e tutti reputavano che fosse giusto per il bene della Signoria) proviamo a vedere questa strana faccenda dal punto di vista dei lavoratori della scuola. La flat tax come dimostrato da diversi studi non avrebbe grosso impatto su chi guadagna dai 25000 ai 30000 Euro lordi, ossia la quasi totalità del milione e più dei lavoratori della scuola.

Cosa potrebbe sostituirla? Semplice Watson! La normalità delle cose, ossia un adeguato rinnovo dei contratti di settore, il recupero contributivo del 2013 e tanti altri servizi aggiuntivi per tutti i cittadini, come il potenziamento e la capillare distribuzione sul territorio di asili nido. In sintesi solo cose normali perché dovremmo tentare di ricostruire un paese normale basato sulle esigenze delle persone e non su slogan pubblicitari.

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