Ricoveri in Neuropsichiatria Infantile aumentati del 180%, alla base l’uso precoce di smartphone e digitale. Meglio la lettura condivisa

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Nel corso del 2023, il Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Emilia-Romagna ha preso in carico 64.895 minori. I ricoveri in poco più di un decennio superano il 180%. È stata l’assessora Isabella Conti a sottolineare la gravità di questo fenomeno presentando gli Stati Generali dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ponendo l’accento su un elemento di crescente attenzione da parte della comunità scientifica: l’esposizione digitale precoce.

Esposizione digitale precoce e impatti sul neurosviluppo

L’uso eccessivo e non mediato di dispositivi digitali nella prima infanzia è ormai riconosciuto come uno dei fattori di rischio per lo sviluppo neurologico e comportamentale. Diversi studi internazionali hanno mostrato una correlazione tra esposizione precoce agli schermi e ritardi nel linguaggio, disfunzioni cognitive, difficoltà di attenzione e disturbi della regolazione emotiva.

Uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics ha evidenziato come i bambini di 2 e 3 anni che trascorrono più tempo davanti a dispositivi digitali mostrano una minore capacità di autoregolazione comportamentale a distanza di due anni.

In Italia, la Società Italiana di Pediatria ha più volte richiamato l’attenzione sull’impatto della sovraesposizione agli schermi. Un uso non regolamentato di tablet e smartphone, infatti, può determinare alterazioni significative nei processi neuroevolutivi.

L’uso dei dispositivi digitali e la regolazione emotiva nei bambini

L’utilizzo intensivo di dispositivi digitali da parte dei bambini è stato oggetto di numerosi studi che ne hanno analizzato l’impatto sullo sviluppo delle competenze emotive. In particolare, l’abitudine a ricorrere a schermi per gestire emozioni come noia, frustrazione o disagio può interferire con l’acquisizione di strategie autonome di autoregolazione.

Uno studio condotto da Konok et al. (2024) ha evidenziato che l’uso di dispositivi digitali per calmare i bambini è associato a una minore capacità di gestione delle emozioni negative nel tempo. I bambini che, tra i 2 e i 5 anni, venivano frequentemente tranquillizzati tramite smartphone o tablet mostravano, a distanza di un anno, maggiori difficoltà nel regolare rabbia e frustrazione rispetto ai coetanei che non facevano uso di tali strumenti per la regolazione emotiva (stateofmind.it).

Questi risultati suggeriscono che l’affidamento a stimoli digitali esterni può ostacolare lo sviluppo di meccanismi interni di gestione emotiva, rendendo i bambini più vulnerabili a stress e difficoltà relazionali.

Indicazioni per la prevenzione e il monitoraggio

Per limitare i rischi legati all’uso eccessivo dei dispositivi digitali, le principali società scientifiche pediatriche internazionali, tra cui l’American Academy of Pediatrics (AAP), hanno formulato raccomandazioni precise. Viene suggerito di evitare del tutto l’uso di schermi per i bambini sotto i 2 anni, e di limitarlo a un massimo di un’ora al giorno tra i 2 e i 5 anni, sempre in presenza di un adulto.

Inoltre, viene incoraggiata la promozione di attività alternative, come il gioco simbolico, la lettura condivisa, l’esplorazione dell’ambiente naturale e l’interazione sociale, considerate fondamentali per un sano sviluppo psicoaffettivo.

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