Ricostruzione di carriera, Anief vince in Corte d’Appello: 7.500 euro recuperati

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comunicato Anief – La Corte d’Appello di Torino dà piena ragione agli avvocati Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Giovanni Rinaldi e condanna il Miur a corrispondere a una collaboratrice scolastica l’integrale ricostruzione di carriera e oltre 7.500 euro tra risarcimento e condanna alle spese.

La sentenza, piana e lineare nelle sua ricostruzione della normativa interna ed euorunitaria, nell’accogliere il ricorso Anief ha tenuto a evidenziare, citando proprio quanto precisato dalla CGUE, come “Il principio della parità di trattamento e il divieto di discriminazione costituiscono “norme di diritto sociale dell’Unione di particolare importanza, di cui ogni lavoratore deve usufruire in quanto prescrizioni minime di tutela” (Corte di Giustizia 9.7.2015, causa C-177/14, Regojo Dans, punto 32), cui ciascun Stato membro è obbligato a dare attuazione”, specificando che “non essendo possibile dare alla normativa nazionale un’interpretazione conforme alla norma comunitaria, trattandosi di disposizioni di contenuto incompatibile, non resta che disapplicarla”.

“Il personale ATA – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – svolge le stesse identiche mansioni tanto nella fase antecedente la stabilizzazione quanto in quella successiva all’immissione in ruolo e per loro la normativa interna non riconosce alcun favoritismo, l’omessa e integrale considerazione del periodo pre-ruolo nella ricostruzione di carriera costituisce, quindi, una discriminazione ingiustificata in danno del lavoratore precario e, come tale, la Corte d’Appello di Torino ha concordato sulla necessità di dichiararla illegittima”. La Corte d’Appello, infatti condanna il MIUR a collocare la collaboratrice scolastica ormai immessa in ruolo nella fascia stipendiale 9-14 dal 1°.3.2013 e, conseguentemente, anche a corrisponderle gli arretrati e le spese di entrambi i gradi di giudizio oltre rimborso forfettario, Iva e Cpa per un totale che supera i 7.500 euro.

Anief ricorda ai propri iscritti che è ancora possibile aderire ai ricorsi rivolti al personale docente e ATA precario e di ruolo per ottenere gli scatti di anzianità anche durante il precariato e l’integrale e immediata ricostruzione di carriera dopo l’immissione in ruolo.

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