Ricostruzione carriera lavoratori scuola, la guida
Quando presentare domanda, perché serve e come fare con la ricostruzione di carriera docenti e ATA.
C’è un istituto molti particolare nel comparto scuola e che riguarda da vicino sua i docenti che il personale ATA. Si chiama “ricostruzione di carriera”, un istituto con il quale il personale fresco di passaggio in ruolo, può far tornare utili anche i periodi di lavoro precedenti l’immissione in ruolo, per rientrare in una fascia stipendiale più alta. Vediamo adesso di approfondire questo particolare istituto che spesso crea confusione.
Ricostruzione di carriera, cos’è?
Per ricostruzione di carriera si intende l’istituto attraverso il quale il lavoratore della scuola confermato in ruolo (sia docente che Ata), dietro domanda, può richiedere che vengano a lui riconosciuti i periodi di lavoro prestati prima del superamento dell’anno di prova, in un altro ruolo e a tempo determinato. Si tratta di una richiesta utile ai lavoratori affinché si possa essere inseriti nella fascia stipendiale giusta come anzianità di servizio.
Ricostruzione di carriera, la domanda
Come previsto dalla legge, le domande di ricostruzione di carriera possono essere presentate dagli interessati ogni anno nel periodo che va dal 1° settembre al 31 dicembre. L’istanza va presentata in via telematica e indirizzata alla scuola dove si è passati di ruolo, cioè la scuola di titolarità. Al riguardo va sottolineato che il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha messo in rete un sevizio ad hoc per gli interessati alla domanda di ricostruzione di carriera. Anche in questo caso il portale di riferimento è “Istanze Online”.
Dichiarazione servizi, cos’è?
Insieme all’istanza, per permettere alla scuola di titolarità, di ricostruire la carriera del richiedente occorre presentare anche la “Dichiarazione Servizi”. In pratica, spetta all’interessato andare ad aggiungere tutti i periodi di lavoro utili ad una corretta ricostruzione di carriera, in questa dichiarazione.
Una volta presentata domanda e corredata con la dichiarazione servizi, la scuola a cui tutto è stato inviato, avvierà il controllo sulla veridicità dei dati prodotti dell’interessato. L’operazione dovrebbe concludersi entro fine febbraio, e a partire da marzo, se le verifiche daranno esito positivo, la scuola emetterà il decreto di ricostruzione con allineamento della retribuzione del soggetto richiedente alla giusta fascia retributiva.