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Riconoscimento invalidità civile, non si può contare sul silenzio assenso

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Attenzione all’applicazione del silenzio assenso da parte dell’INPS nel riconoscimento dell’invalidità civile.

In molti casi si sente parlare di silenzio assenso e questo porta, in mancanza di una risposta negativa o affermativa ad una specifica richiesta,  a considerare la stessa accettata. Ma bisogna fare molta attenzione sull’applicazione del silenzio assenso da parte dell’INPS.

Anche se esiste una circolare del 2009 che prevede tempi tecnici entro i quali l’istituto dovrebbe rispondere, bisogna fare un distinguo. E ci focalizzeremo, in questo articolo, sulla questione in merito alla domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile.

Silenzio assenso, attenzione all’INPS

Con la circolare 131 di dicembre 2009 l’INPS aveva chiarito il punto del silenzio assenso ed i termini temporali in cui lo stesso poteva scattare. Questo, ovviamente, per non richiedere ai cittadini che presentavano domanda di invalidità civile di dover attendere tempi troppo lunghi.

Con la circolare in questione l’INPS ha previsto che una volta presentata domanda di riconoscimento di invalidità civile entro 30 giorni il cittadino deve essere convocato per la visita di accertamento. Tempo che si riduce a 15 giorni per i pazienti oncologici. La validazione da parte dell’istituto, poi, deve avvenire entro i 30 giorni successivi. Ed entro 120 giorni deve essere erogata l’eventuale prestazione economica spettante all’invalido.

Difficilmente questi tempo sono rispettati, però. E dopo 13 anni dalla pubblicazione della famosa circolare le cose non sono affatto cambiate. Ma in questo caso, decorsi i termini previsti dall’istituto il cittadino può contare sul silenzio assenso? Purtroppo no. E a stabilirlo è stata una sentenza della Corte di Cassazione. Perchè ai tempi previsti si sommano anche quelli che l’ASL impiega a trasmettere il verbale di accertamento all’INPS. E a quanto sembra l’istituto non può ritenersi responsabile dei ritardi della ASL.

Pertanto un cittadino che non riceve le risposte dovute dall’INPS entro i termini previsti dalla circolare 131 del 2009 non potrà, per silenzio assenso, considerarsi riconosciuta l’invalidità civile.

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