Le richieste della CGIL al nuovo Governo: 20 miliardi di investimento, obbligo a 18 anni, eliminare la precarietà

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Red – Pubblichiamo un comunicato stampa del segretario Domenico Pantaleo sulle richieste al prossimo Governo sul tema dell’istruzione. 

Red – Pubblichiamo un comunicato stampa del segretario Domenico Pantaleo sulle richieste al prossimo Governo sul tema dell’istruzione. 

"Il 10 aprile la FLC CGIL ha in programma un presidio sotto il Ministero dell’Istruzione per "rivendicare piani di stabilizzazione dei precari e aumento degli organici in tutti i comparti della conoscenza". L’iniziativa è stata annunciata dal segretario generale della FLC CGIL con un comunicato stampa nel quale ha  dichiarato che "occorre restituire dignità sociale e salario a tutti i lavoratori della conoscenza rinnovando i contratti nazionali".
 
"Sulla conoscenza – afferma Pantaleo – è arrivato il tempo di una netta inversione di tendenza rispetto alle scelte devastanti dei Governi Berlusconi e Monti sonoramente sconfitte dal voto. Occorre ridare centralità all’intervento pubblico finalizzato a fare del lavoro e dei saperi i pilastri del benessere e della democrazia".
 
Per Pantaleo, "la politica deve tornare ad essere credibile su questi temi e la costituzione del nuovo Governo deve avere al centro un progetto di innovazione della scuola, dell’università, della ricerca e dell’AFAM. Bisogna superare le controriforme della Gelmini per innalzare i livelli d’istruzione e formazione portando l’obbligo scolastico a 18 anni". Alcune delle nostre richieste:
 
    investire 20 miliardi di euro in 5 anni nella conoscenza e nella ricerca
    dare priorità all’investimento per il diritto allo studio, cancellando il fondo del merito e i prestiti d’onore
    eliminare la precarietà che è diventata ormai strutturale in tutti i comparti della conoscenza.
 
"Su questi temi – prosegue Pantaleo – vogliamo continuare a confrontarci con tutte le forze politiche con la consapevolezza che non si può più galleggiare ma serve al Paese un radicale cambiamento".
 
Pantaleo è tornato anche ad affermare che "bisogna fermare il Ministro Profumo che violando le più elementari norme democratiche procede in modo autoritario con provvedimenti assurdi e finalizzati a indebolire l’istruzione e la ricerca pubblica".

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