Riapertura scuole, i sindacati scuola della Calabria: “No alla flessibilità oraria”
Comunicato stampa – Le organizzazioni sindacali della scuola per la Calabria, in una nota, esprimono perplessità sulla ventilata flessibilità oraria che prevede una distanza di una-due ore tra il primo e il secondo ingresso di studenti a scuola in quanto si possono facilmente prevedere una serie di criticità difficilmente affrontabili.
1. Orario giornaliero di lezione di 6 ore: soprattutto nei tecnici e nei professionali, ma talora anche nei licei, l’orario delle lezioni prevede le 6 ore (ovviamente si parla di lezioni curricolari con esclusione di PCTO, corsi di recupero, progetti), con attività di Esecuzione e di Interpretazione pomeridiane per i Licei Musicali e Coreutici previsti dagli Ordinamenti, di conseguenza gli studenti del secondo turno entrando a scuola alle 9:00/10:00 dovrebbero inevitabilmente uscire alle 15.00/16.00 e 18:30 per gli altri casi, senza che ne venga garantito il rientro. La maggior parte delle scuole non è fornita di locali da adibire a mensa, perciò si deve accettare che studenti e insegnanti non pranzino, in quanto il consumo di cibo nelle aule non è autorizzato e comporterebbe interventi di pulizia e sanificazione oggettivamente impraticabili;
2. Non è previsto, per le scuole in oggetto, un tempo mensa. Gli studenti non possono e non debbono pagare prezzi troppo alti: le condizioni di permanenza a scuola sono già complicatissime fra distanziamenti, mascherine, turni per l’utilizzo dei servizi igienici e permanenza continua al banco. Risulterebbe molto difficile aggiungere a questo l’impossibilità di consumare un pasto in condizioni per lo meno accettabili e rientro a casa ad ore preserali senza possibilità di dedicarsi seriamente allo studio;
3. Molti docenti prestano servizio su più scuole (spesso anche lontane tra loro) e il loro orario è organizzato tenendo conto delle esigenze delle diverse scuole, sarebbe impossibile gestire un orario che tenga conto della flessibilità di una/due ore che ogni singola scuola dovesse prevedere. La proposta di un ingresso diversificato in due turni comporta anche la rivisitazione dell’orario dei docenti – opera estremamente complessa e pressoché impossibile in molti casi – dato il gran numero di esigenze e di vincoli da rispettare. Nella maggior parte degli Istituti, sono presenti docenti che, nella migliore delle ipotesi operano su più plessi e, nella peggiore, su più istituti, talora dislocati su territori comunali differenti.