Riapertura scuole, i Governatori non possono richiudere. Dal M5S a De Magistris: “Adesso regole uguali per tutti”

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto covid che non solo prevede la riapertura delle scuole in presenza nelle zone rosse fino alla prima media, ma limita l’intervento dei Governatori in merito a nuove chiusure. Decisione che mostra molta soddisfazione da più parti.

Si vieta ai governatori di chiudere le scuole fino alla prima classe di scuola secondaria di primo grado. “salvo in condizioni di particolare gravità, è stato poi aggiunto al testo, o comunque in casi bene definiti, come ad esempio focolai di varianti nuove.

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Si tratta di una vittoria secondo molti personaggi della politica. Il Movimento Cinque Stelle, ad esempio, mostra soddisfazione: “si pone un freno al protagonismo di alcuni presidenti di regione (uno su tutti: Vincenzo De Luca), prevedendo che questa regola sia uguale e immodificabile su tutto il territorio nazionale. Adesso lavoriamo insieme affinché anche per gli studenti più grandi si giunga a soluzioni di questo genere“, dicono gli esponenti pentastelalti in commissione Cultura e Istruzione al Senato. 

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A proposito di Campania, soddisfatto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Radio Crc: “Finalmente e il Governo assume il suo ruolo previsto dalla Costituzione e finalmente si porrà fine alla vergogna possa in essere soprattutto in Campania“.

Voglio ricordare come dato amaro e triste – ha aggiunto De Magistris – che la Campania è la regione d’Europa che ha avuto per il maggior tempo le scuole chiuse, senza che questo abbia comportato un miglioramento della nostra salute”.

Dai dati da noi acquisiti non c’è stata quella consapevolezza necessaria per affrontare dispersione scolastica e problematiche varie. Il Governo finalmente assume, e io questa linea la condivido, che sul diritto all’istruzione decide il Paese. Se il 7 aprile si decide di aprire le scuole, le scuole si aprono, se ci sono valutazioni differenti in determinati luoghi le farà il Governo per ragioni di natura assolutamente eccezionale. La si finisce con la propaganda di turno in quel territorio e in quell’altro e le infinite campagne elettorali che si sono fatti alcuni presidenti di Regione”, ha concluso il sindaco di Napoli.

Anche Gabriele Toccafondi, di Italia Viva, ha mostrato soddisfazione: “Da novembre si è seguito un percorso in cui il governo dava regole per tenere le scuole aperte e diversi presidenti di regione le chiudevano. Il sistema scolastico si è così trovato ostaggio della fantasia delle ordinanze regionali, che chiudevano, a prescindere dalle regole nazionali, le scuole dall’infanzia alle superiori. Adesso il governo Draghi da una indicazione chiara alle regioni e speriamo sia chiaro che la scuola deve essere l’ultima a chiudere”

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