Riapertura scuole, Giani (Toscana): “Sullo stop non ci sono motivazioni politiche”

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Dietro lo stop delle Regioni governate dal  centrodestra alla immediata riapertura della scuole si nascondono motivazioni politiche? Per il governatore della Toscana, Eugenio Giani non è così.

“No: è un atteggiamento che riflette lo stato della pandemia. Ogni territorio vive una situazione diversa, perciò è evidente la differenza di approccio“, spiega nell’intervista alla ‘Stampa’.

 Noi eravamo pronti a riaprire le scuole superiori il 7 gennaio, ma ci adeguiamo al decreto. Non faccio polemiche con il Governo, perché so che quella data era vista come fumo negli occhi da molti miei colleghi. Alcune Regioni – ricorda – hanno scelto di far slittare le lezioni addirittura a fine mese e il Governo ha tentato di uniformare la ripresa. In 4 giorni cambia poco, però così è stato deciso e rispettiamo l’indicazione“.

Giani tiene a sottolineare che “tra le istituzioni non dobbiamo in alcun modo forzare i contrasti, ma cercare di lavorare insieme“. Quanto alle diverse posizioni fra i governatori regionali, “non c’è confusione – assicura il presidente toscano – Io mi metto nei panni di Luca Zaia: negli ultimi giorni, il Veneto ha avuto un numero di contagi che supera i 2.000 casi, ieri oltre 3.000 e giustamente pensa a provvedimenti più restrittivi. In Toscana, da una settimana abbiamo poco più di 300 contagi al giorno, la nostra situazione è diversa, in questo momento riusciamo a governare l’emergenza“.

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