Riapertura scuole, entro il 1° febbraio gli studenti delle scuole medie e superiori in Campania devono rientrare
Entro il 1° febbraio 2021 gli studenti delle scuole medie e delle scuole superiori della Campania rientreranno in classe, nella percentuale che stabilirà la Regione Campania, comunque compresa tra il 50 e il 75% così come previsto dal Dpcm del 16 gennaio.
Questo è quanto stabilisce una pronuncia della quinta sezione del Tar della Campania, presidente Maria Abruzzese, che accoglie il ricorso presentato da alcuni genitori contro le ordinanze del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che hanno comportato lo stop delle attività didattiche in presenza.
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La Regione Campania, hanno osservato i giudici amministrativi nel provvedimento d’urgenza, dovrà “conformarsi a quanto prescritto nel citato Dpcm per le scuole secondarie superiori, previa ricognizione degli atti attuativi e proattivi necessari a rendere effettiva la didattica in presenza nei limiti quantitativi, minimi e massimi, prescritti”.
La percentuale di studenti che effettueranno la didattica in presenza va allineata alle indicazioni del Dpcm, secondo cui l’attività in presenza alle superiori va garantita “almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca”.
Si chiede all’ente di “definire la concreta percentuale di studenti ammessi alla didattica in presenza, con emanazione di eventuali atti di indirizzo generali ovvero demandandone l’attuazione ai dirigenti scolastici”.
Ancora, di “individuare le eventuali misure di supporto al servizio scolastico in presenza” con riferimento, in particolare, al servizio di trasporto pubblico e al rispetto delle norme per contenere la diffusione del virus come il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.
I ricorrenti hanno lamentato che, in forza degli atti impugnati, per i quali permane tuttora la sospensione delle attivita’ didattiche in presenza alle superiori, viene preclusa “la piena fruizione del servizio scolastico” andando ad “incidere sul diritto individuale all’istruzione e su diritti fondamentali dei minori che, anche attraverso la concreta frequenza scolastica in presenza, arricchiscono la loro formazione generale e sviluppano la loro personalità individuale”.
Il giudizio di merito è fissato per il 16 febbraio.