Riapertura scuole e contagi in aumento, Sindacati: “Senza sistemi di ventilazione e aule sovraffollate si chiuderanno subito. Il Governo ci ascolti”

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“La Scuola si presenta all’appuntamento di settembre stressata in ogni sua componente, cosciente di avere retto e aver fatto e bene, la sua parte”: così Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, commenta a Orizzonte Scuola il rientro a scuola a settembre, tra contagi in forte aumento nelle ultime settimane e la mancanza di misure differenti rispetto agli anni scorsi. Se infatti da una parte i virologi chiedono sistemi di ventilazione meccanica nelle scuole, dimenticando le finestre aperte e i cappotti, nulla di pronto sembra esserci per il ritorno fra i banchi dopo la pausa estiva.

I dati preoccupanti della pandemia, inducono a far tornare il senso della realtà che il Ministro pare abbia perso, immerso in una campagna di propaganda dei provvedimenti del governo che nulla hanno a che fare con i dati di realtà. Vogliamo ricordare che il comparto è senza protocollo di sicurezza. Si ricorderà che nell’agosto scorso ci fu la firma del protocollo che nei giorni successivi fu smentito dal ministro e mai più aggiornato” ricorda Turi.

Ora serve guardare al futuro. Ci apprestiamo all’inizio del nuovo anno scolastico con gli stessi problemi degli anni scorsi, con l’aggravante di un Organico aggiuntivo, il cosiddetto Organico Covid, che non è stato prorogato e che il governo dovrà considerare visto che è stato l’unico strumento utilizzato per tornare alla didattica in presenza” aggiunge.

Non ci sono interventi strutturali secondo Turi: “non c’è aereazione forzata delle aule, non ci sono presidi sanitari in grado di fare il tracciamento e il numero di alunni per classe è rimasto lo stesso“.

Questo perché  “il governo e la politica si sono concentrati su pseudo riforme, peraltro calate dall’alto e non condivise che sul versate della pandemia non possono essere di alcuna utilità. A meno che qualcuno pensi che con dosi di formazione ( la soluzione di tutto) e di diversificazione retributiva, si possa fare fronte anche all’infezione?
Tuttavia è il momento di pensarci significa dotarsi di un piano di interventi e di risorse per farvi fronte. Il sistema scolastico ha già dato prova di flessibilità e resilienza, ma ciò impone di pensare agli interventi a supporto, opportuni, oggi e non domani“.

Nulla è cambiato rispetto allo scorso anno, commenta a Orizzonte Scuola, Marcello Pacifico, presidente Anief, “lo sapevamo ed è per questo che non abbiamo sottoscritto il protocollo sulla sicurezza. In questi tre anni sono state create soltanto 3 mila aule in più rispetto alle 100 mila che necessitavano per garantire la sicurezza in ambiente chiusi e migliorare gli apprendimenti. Il ministero non ha fatto niente in questi anni per ventilare le aule o raddoppiare gli spazi, il primo anno ha disposto la didattica in presenza al 50%, il secondo anno ha messo l’obbligo vaccinale per il personale e discriminato gli studenti“.

Oggi i virologi ammettono che il vaccino non serve a prevenire i contagi ma la gravità della malattia – evidenzia Pacifico. Quindi ritorniamo al punto di partenza ma in una situazione più esplosiva. L’ultima variante si diffonde, sebbene con sintomatologia meno virulenta, 16 volte di più di quelle precedenti. In classi con più di 15 alunni non ben areate sarà la strage. Neanche il tempo di riaprirle con questo numero di contagi che le chiuderemo subito. O il Governo ci ascolta e raddoppia spazi classi e personale oppure sarà un altro anno da dimenticare, altro che protocollo“, conclude.

Si sarebbero dovuti utilizzare le risorse del Pnrr per “un moderno ed efficiente sistema di ventilazione delle aule” afferma Elvira Serafini, segretario generale dello Snals.

Con la riapertura delle scuole, considerando la crescita continua dei contagi soprattutto tra i giovani, si riproporranno gli stessi problemi per i quali da anni proponiamo soluzioni“. Nella pratica si rimarrà con una situazione invariata rispetto agli anni scorsi, infatti  “non è stato potenziato il trasporto pubblico locale, né vi sono state modifiche strutturali ai criteri di determinazione degli organici: continueremo ad avere aule sovraffollate. Diventa necessario avviare quanto prima il confronto con le organizzazioni sindacali per condividere le misure che il governo e il ministero intendono adottare per garantire il rientro in sicurezza di alunni e personale“.

Inizia un anno importante, nel quale si deve puntare a dare solidità al recupero formativo ed educativo iniziato nel 2021”  sottolinea Vittoria Casa, IPF, presidente della Commissione Cultura alla Camera.

Quanto alle risorse del PNRR, Casa afferma che il lavoro “sta proseguendo e inizierà a far sentire i suoi effetti reali su tutto il comparto della scuola, in particolare per ciò che riguarda la ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici, gli ambienti d’apprendimento innovativi, le infrastrutture sportive, gli asili nido e le scuole d’infanzia. Adesso serve a tutti soprattutto stabilità e fiducia: ai ragazzi in termini di sicurezza e continuità, ma anche a tutto il personale scolastico che va valorizzato e che attende da troppo tempo i relativi rinnovi contrattuali”.

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