Riapertura scuole, cosa sono i test salivari e come funzionano: le info utili

Far rientrare in classe in classe 8 milioni di studenti in sicurezza, con i test salivari. Questo è l’obiettivo del governo. Ancora in fase di sperimentazione, e in attesa dell’approvazione del ministero della Salute, nel nostro Paese sono state condotte esperienze pilota nelle scuole.
I test, che rintracciano il virus direttamente dalla saliva, sono meno invasivi rispetto ai tamponi e sono più adatti a bambini e ragazzi, Per usarli, è fondamentale che abbiano il riconoscimento e la marchiatura CE.
L’approvazione del Ministero della Salute, secondo quanto annunciato dallo stesso direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, potrebbe arrivare a breve.
Uno dei test salivari è già stato validato ed è stato utilizzato per una sperimentazione-pilota nel Lazio. Lo scorso ottobre, all’inizio dell’anno scolastico, si sono effettuati test salivari a campione in 5 plessi scolastici su circa 2000 alunni.
Il test è meno invasivo e più adatto ai bambini e ragazzi e anche i tempi sono contenuti: “Nel progetto campione – spiega Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di virologia dell’Istituto nazionale malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma – i test salivari venivano effettuati nelle scuole al mattino e inviati in laboratorio. Nel caso in cui il test è positivo, viene effettuato per conferma un secondo test, antigenico o molecolare, ma utilizzando sempre il medesimo campione salivare. Entro il pomeriggio si è in grado di avere i risultati definitivi”.
I test rilevano tracce del virus direttamente dalla saliva e, come per i tamponi, si suddividono in due categorie: test salivari molecolari e test salivari antigenici. I primi rilevano il materiale genetico del virus (ovvero la presenza nel campione dell’RNA del virus) e si basano su una particolare analisi (Pcr) effettuabile solo in laboratorio.
I test salivari antigenici, invece, danno un risultato nel giro di una decina di minuti e vanno a rilevare le proteine di superficie del virus SarsCov2 presenti nella saliva. In questo caso, però, la precisione del test è più bassa.