Nuovo DPCM e apertura scuola a dicembre, decisione congelata: il nodo verrà sciolto nelle prossime ore

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Ancora nessuna decisione sulla riapertura delle scuole nella riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione delle forze di maggioranza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Le Regioni hanno chiesto di riaprire gli istituti – le scuole superiori sono in didattica a distanza sull’intero territorio nazionale, anche nelle regioni ‘gialle’ – a gennaio, superate le festività natalizie, mentre il governo nei giorni scorsi era orientato a far tornare gli studenti sui banchi a dicembre, già il 9, subito dopo il ponte dell’Immacolata.

Per ora la decisione resta ‘congelata’, il nodo verrà sciolto nelle prossime ore.

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Covid-19, cosa cambia dopo le ordinanze firmate dal ministro Speranza

A quanto si apprende, il provvedimento – in vigore dal 4 dicembre – dovrebbe valere anche per il periodo delle feste.

COPRIFUOCO – Il governo sarebbe orientato a confermare il coprifuoco alle 22 anche per la sera della vigilia di Natale e la notte di Capodanno.

SPOSTAMENTI – Inoltre emergerebbe la decisione di limitare gli spostamenti  tra la regioni a Natale solo ai residenti. Inoltre, sempre nelle  festività, resterebbero chiusi i ristoranti sia il 25 dicembre che a Santo Stefano. L’intesa di massima sul tema sarebbe stata raggiunta, ma la discussione sarebbe ancora aperta e si starebbero valutando deroghe per chi abbia il domicilio in una regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare, oltre a una possibile data limite per i viaggi.

Sempre per quanto riguarda i ristoranti sarebbero aperti fino alle 18, chiusi invece nelle zone arancioni e rosse, mentre i negozi resterebbero aperti fino alle 21 per evitare assembramenti. Resta il coprifuoco (non solo per i giorni di festa) dalle 22 alle 6. Prevista la quarantena al rientro da trasferimenti transfrontalieri.

NUOVE ZONE – Intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza con cui si dispone l’area arancione per le Regioni Calabria, Lombardia e Piemonte e l’area gialla per le Regioni Liguria e Sicilia. L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre. Cosa cambia per la scuola e cosa si può fare

Complessivamente la ripartizione delle Regioni nelle diverse aree è attualmente la seguente:

  • area gialla: Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto, Sicilia, Liguria,
  • area arancione: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Umbria, Lombardia, Piemonte e Calabria
  • area rossa: Abruzzo, Campania, Toscana, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

NON SOLO DPCM – Non solo le misure per contenere la pandemia. Sabato si terrà una nuova riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione sul Recovery fund.  Sul tavolo il Recovery plan a cui lavora il governo, ma anche la cabina di regia che dovrà vigilare su tutte le fasi di sviluppo del piano, per evitare storture e ritardi.

Dal 29 novembre Calabria, Lombardia e Piemonte in zona arancione, Liguria e Sicilia gialla. In arrivo ordinanza

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