Riapertura scuola, nel riminese a caccia di aule: si opta per gazebo, container, ex case custodi

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Anche nel riminese ci si prepara al rientro a scuola e si opta per gazebo, container, ex case di vecchi custodi. E’ caccia alle aule che mancano.

Così si organizzano le 13 scuole secondarie superiori della provincia di Rimini si preparano per la riapertura. Lo riporta l’agenzia Dire.

Si pensa anche a potenziare la connessione Internet con rete in fibra o a banda ultra larga soprattutto nel caso in cui si dovesse riprendere con la dad. Per i lavori si può contare sui 750.000 euro del ministero dell’Istruzione.

“E’ almeno dal mese di aprile- precisa Riziero Santi, presidente della Provincia – che ci confrontiamo con il sistema scolastico locale, e sempre in stretto contatto con la Regione”. “Gli interventi che stiamo attuando per farci trovare pronti il 14 settembre vanno dalla rimodulazione degli spazi per rientrare negli standard dell’emergenza covid a quelli, come sugli infissi, per la messa in sicurezza delle aperture, al riposizionamento dei banchi, dalla realizzazione di gazebo esterni al rinnovo degli arredi fino all’esecuzione dei lavori necessari per avere tutti gli edifici scolastici connessi in fibra”.

Gli studenti iscritti per l’anno scolastico 2020-21 oltrepasseranno quota 15.000, registrando un aumento di 150 unità rispetto ai 14.968 studenti dell’anno precedente, distribuiti in 677 classi.

Le richieste più comuni dei dirigenti riguardano l’allargamento di alcuni spazi con la demolizione dei tramezzi, il recupero di spazi inutilizzati come ex case di custodi. Nel caso di strutture con ridotti spazi comuni le scuole hanno chiesto l’autorizzazione a posizionare gazebo esterni per la ricreazione. Altre richieste riguardano l’acquisto di piccoli container, la realizzazione di spazi sportivi esterni.

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