Revisione voto in condotta, i presidi: “La scuola non è un carcere, né riformatorio. Deve avere un polso sicuro e un afflato educativo”
Mario Rusconi, il presidente di Anp Roma, è intervenuto nel Tg1 Mattina per discutere della recente riforma del voto in condotta promossa dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Secondo Rusconi, la riforma rappresenta un “miglioramento rispetto a ciò che già esisteva”, soprattutto in un contesto in cui forme di bullismo e aggressività sono in aumento dai dieci anni in su. La scuola, ha dichiarato, ha un ruolo “fortemente educativo”, andando oltre le misure considerate ‘repressive’.
“Nessun docente si darà da fare per dare un brutto voto in condotta senza fare un’operazione di recupero”, ha affermato Rusconi.
Rusconi ha anche sottolineato l’importanza delle “misure recuperative”, come i lavori esterni, che sono in atto da decenni:
“La scuola deve avere un polso sicuro e un afflato educativo. Noi non siamo un carcere, non siamo un riformatorio”.
Infine, riguardo all’introduzione del docente tutor nel nuovo anno scolastico, Rusconi lo vede come un’innovazione positiva. Questa figura rappresenta un riferimento importante, specialmente quando manca un supporto familiare.
“Da anni si chiede un’equipe psicopedagogica nelle scuole. Si tratta di un’innovazione che è stata ben accolta dai docenti”, ha concluso.