Rete studenti Lazio: oggi sciopero internazionale a difesa dell’ambiente

Comunicato Rete Studenti Lazio – Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Frascati, Pomezia, Monterotondo, Civitavecchia, Aprilia. Queste le città del Lazio che oggi hanno aderito allo sciopero internazionale lanciato da Greta Thumberg e dal movimento Fridays For Future e che vedranno gli studenti scendere in piazza.
Siccità e alluvioni, carestie e acqua inquinata, microplastiche, malattie, estinzioni di massa, carenza di cibo. Il 15 Marzo in piazza eravamo più di un milione per ribadire che questi non sono casi e problemi isolati ma che sono tante facce dello stesso grande problema, legato indissolubilmente al modo in cui produciamo in questo sistema economico, mettendo i profitti prima del rispetto dell’ambiente.
A fianco a noi hanno camminato insegnanti, genitori, bambini, lavoratori, nonni. Perché il pianeta appartiene a tutti, e tutti apparteniamo a questo pianeta.
Serve un cambiamento radicale nel modello di sviluppo secondo criteri di equità. Il costo della riconversione deve essere pagato da chi è responsabile dell’inquinamento, non può essere scaricato sulle classi sociali più deboli che lo hanno subito: per questo il nostro slogan “Giustizia climatica”. È importante, inoltre, che l’impegno per salvare il pianeta debba essere anche occasione di innovazione, sviluppo, lavoro e opportunità per il nostro territorio, la nostra regione e il nostro paese.
Ora le nostre idee e le nostre rivendicazioni sono ancora più chiari: i comuni italiani e il parlamento dichiarino lo stato di emergenza climatica, come hanno fatto la Camera dei Comuni britannica e il consiglio comunale di Milano. A queste dichiarazioni andranno affiancati decisivi interventi
“Non c’è più tempo per rimandare il problema” – dichiara Dario Rapiti, Coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Lazio – “Abbiamo meno di 11 anni prima di superare il punto di non ritorno. Le soluzioni esistono, su questo la scienza è chiara e unanime, ma è necessario metterle in pratica da adesso. La nostra è l’ultima generazione che può realmente fare qualcosa. Per questo abbiamo fatto nostro da subito l’appello allo sciopero di Greta Thumberg”