Alternanza scuola-lavoro, Rete Studenti Medi Marche: no in un convegno politicizzato
Rete degli Studenti Medi – Siamo spiacevolmente venuti a conoscenza della delibera numero 1036 del 30 luglio 2018 nella quale la Regione Marche ha deciso di partecipare al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini che si terrà dal 19 al 25 agosto 2018.
La partecipazione farà fronte ad uno stanziamento di 95.648 euro, per metà derivati dal Fondo Sociale Europeo.
La Regione Marche ha deciso di far rientrare questa partecipazione nell’ambito della formazione e dell’orientamento lavorativo e di “lanciare, da un proscenio nazionale, un messaggio sulle opportunità che la Regione Marche mette in campo per innalzare l’occupabilità del territorio, mettendo in campo un’offerta formativa variegata, funzionale ai fabbisogni manifestati dal sistema produttivo”.
La cosa che più ci fa preoccupare è che nella delibera stessa la Regione permette la “libera” partecipazione degli studenti delle scuole superiori nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro.
La partecipazione degli studenti in alternanza scuola lavoro non potrà mai essere libera in quanto la legge ne prevede l’obbligatorietà.
“Siamo di fronte ad un rischio certo di sfruttamento degli studenti, i quali non solo dovranno partecipare ad un convegno politicamente schierato, ma saranno costretti a dover svolgere un percorso che non si prefissa di avere un’ottica formativa, requisito fondamentale nell’alternanza scuola lavoro” dichiara Sami Ghanmi – Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Marche.
“Il Meeting sarà dal 19 al 25 agosto, in piene vacanze estive, gli studenti saranno costretti a dover rimanere nelle loro città senza avere la possibilità di viaggiare, lavorare – in maniera retribuita – o semplicemente rilassarsi e godersi l’estate, la pratica dell’alternanza estiva è sempre stata contestata dalla nostra associazione” – continua Ghanmi.
“Condividiamo le perplessità espresse anche dalla CGIL Marche e dall’FLC CGIL Marche, gli studenti, le associazioni studentesche e le istituzioni di rappresentanza studentesca come le consulte provinciali non sono state minimamente considerata prima di fare questa scelta.
Per questo abbiamo inviato una lettera al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli chiedendo l’annullamento della delibera 1036. Un’istituzione così importante come la Regione Marche non può permettersi di sfruttare degli studenti come forza lavoro e come rimpiazzo per evitare di assumere delle persone regolarmente retribuite, a maggior ragione se d’estate e per un convegno politicizzato come quello di Comunione e Liberazione” – conclude Ghanmi.