Responsabile o fiduciario di plesso: un modello di relazione conclusiva

L’art, 7, comma 2, lettera h e l’art.459 del D.L.vo n. 297 del 16.04.1994, l’art. 25, comma 5 del D.L. n. 165/2001 e l’Art.1 comma 83 legge n. 107 del 13 luglio 2015, attribuiscono al Responsabile o Fiduciario di plesso alcune caratteristiche, responsabilità, funzioni. In realtà egli sovrintende ad una molteplicità di compiti che, nella maggior parte dei casi eccede di molto quanto, annualmente, è riconosciuto dalla contrattazione decentrata sul fondo di istituto. Da premettere che non si tratta di una collaborazione con orario di servizio e che è impossibile garantisca la presenza, in istituto, durante l’arco dell’intera giornata.
I compiti del responsabile di plesso
Tra i suoi compiti, quello di:
- collaborare con il Dirigente Scolastico e il primo Collaboratore nelle sostituzioni giornaliere dei docenti assenti del plesso;
- collaborare con il DS per la stesura dell’orario delle lezioni; -effettuare controllo nei corridoi e negli spazi del plesso;
- verbalizzare le sedute del Collegio dei docenti in assenza del primo e del secondo collaboratore;
- controllare le firme dei docenti alle attività collegiali programmate;
- controllare le firme giornaliere dei docenti;
- concedere i permessi brevi a recupero e curarne il recupero, annotando su apposito registro; -annotare su apposito registro l’effettuazione di ore eccedenti;
- controllare il rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate);
- collaborare con il Dirigente Scolastico nella redazione di circolari docenti;
- alunni su argomenti specifici;
- effettuare comunicazioni di servizio;
- diffondere le circolari, le informazioni al personale in servizio nel plesso e controllare le firme di presa visione, organizzare un sistema di comunicazione interna funzionale e rapido;
- riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento ed i problemi del plesso;
- gestire l’avvio di procedimento disciplinare (richiamo verbale, segnalazione alla famiglia, note sul libretto personale ecc.) e informare il Dirigente Scolastico;
- controllare le condizioni di pulizia del plesso e segnalare eventuali anomalie al DSGA;
- raccogliere le esigenze relative a materiali, sussidi, attrezzature necessarie al plesso;
- svolgere la funzione di referente della sicurezza del plesso; -vigilare e contestare le infrazioni per il divieto di fumare ai sensi della L. 24/11/1981 n. 689;
- partecipare alle riunioni di staff.
Il compenso
La misura del compenso lordo è a carico del MOF da corrispondere ai sensi dell’art. 34 del CCNL 2006/2009. Tale compenso è determinato in sede di contrattazione integrativa d’Istituto ed il compenso è corrisposto in rapporto all’effettivo svolgimento del compito e previa presentazione di dettagliata relazione in merito. La presente nomina ha effetto immediato e durata fino al 31 di agosto o fino alla revoca dell’incarico da parte del dirigente scolastico.
La relazione conclusiva sull’attività svolta
Un primo step deve essere dedicato ai riferimenti alla nomina, all’anno scolastico e al plesso in cui si è operato. Eventualmente vanno inserite le integrazioni alla nomina di responsabile o fiduciario di plesso che attengono, per esempio, alla sicurezza o alla sorveglianza del divieto di fumo.
I compiti
Vanno dunque elencati i compiti avendo cura di estrapolare gli stessi dal decreto di nomina. Abbiate cura anche di indicare gli estremi della nomina stessa. L’elenco dei compiti delegati o attribuiti vi permetterà di individuare meglio ciò che avete fatto e di elencare i punti di forza e di debolezza.
La funzione
Sarebbe assai utile dettagliare sull’espletamento di tale funzione facendo leva su alcuni indicatori, quali ad esempio:
- Comunicare
- Organizzare e gestire
- Coordinare salute e sicurezza
- Curare le relazioni
- Curare la documentazione
- La DaD (per la frazione d’anno e per i casi specifici in caso di isolamento fiduciario o malattia).
Non dimenticate, dunque, di fare un lungo e articolato dettaglio nella gestione del plesso anche durante la DaD, ciò disimpegna chi voglia frapporsi tra voi e il pagamento della funzione svolta.
L’orario di servizio addizionale
Nonostante sia una funzione retribuita forfettariamente e senza alcun vincolante e obbligatorio orario di servizio, è il caso che si dettagli meglio cosa si è fatto, quanto tempo si è impiegato in più, le tante permanenze oltre l’orario di servizio.
Nella vostra relazione dettagliate meglio:
- quando assumete servizio a scuola;
- il tempo impiegato per i rapporti, a nome del plesso, con la segreteria;
- il tempo per la gestione, anche in DaD, dei rapporti con i docenti del plesso.