Religione cattolica, si punta ad un concorso per titoli e servizi

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Si è tenuto questa mattina in videoconferenza un incontro tra la Fgu/Snadir e il Sottosegretario all’istruzione, Rossano Sasso sul tema del reclutamento dei docenti di religione cattolica e del concorso previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.

Come si legge sul sito dello Snadir, Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir, ha sottolineato la condizione ingiusta e discriminatoria che da anni interessa una platea di circa 15.000 docenti di religione cattolica e ha ribadito l’urgenza di emendare i commi 1 e 2 dell’art.1bis della legge 159/2019 e cioè la riformulazione della tipologia del concorso da ordinario a procedura straordinaria non selettiva per coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio nell’IRC, come già previsto per i docenti di tutte le altre discipline.

Il sottosegretario Rossano Sasso, dopo aver dichiarato insostenibile la “discriminazione ideologica” cui sono soggetti da tempo gli insegnanti di religione cattolica, ha assicurato la volontà del ministero di stabilire un’intesa che vada nella direzione di tutelare le condizioni lavorative degli insegnanti di religione cattolica attraverso la stabilizzazione professionale dei docenti, rendendosi disponibile a indicare alle forze politiche la necessità di riscrivere i commi 1 e 2 della legge 159/2019.

Quanto alla procedura di reclutamento che andrebbe a coprire i posti vacanti e disponibili nel prossimo triennio (dal 2021/2022 al 2023/2024), Sasso ha parlato di un concorso per titoli e servizi che preveda una verifica (una simulazione orale di una unità didattica) alla fine dell’anno di prova e di formazione.

Concorso docenti religione cattolica, tutto quello che c’è da sapere. Bando entro il 2021

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