Religione cattolica, concorso ad inizio 2024: assunzione per 6.442 insegnanti. Tutte le info utili
In arrivo il Dpcm che sbloccherà le 6.442 assunzioni di docenti di religione cattolica: il concorso atteso è slittato ma sarà comunque bandito entro i primi mesi del 2024. Cosa c’è da sapere.
Il decreto proroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha spostato dunque la pubblicazione del bando al 2024: “2-ter. All’articolo 1-bis, comma 1, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, le parole: «entro l’anno 2023» sono sostituite dalle seguenti: «entro l’anno 2024»“.
L’amministrazione ha assicurato alle organizzazioni sindacali che la procedura sarà bandita nei primi mesi del 2024.
Nel frattempo, è di pochi giorni fa la conferma, da parte del Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, della pubblicazione imminente di un DPCM che autorizza le 6.442 assunzioni di insegnanti di religione.
I concorsi: 70% per lo straordinario e 30% per l’ordinario
Risulta propriamente corretto parlare di concorsi di religione cattolica, dato che in verità le procedure saranno due: una ordinaria e una straordinaria.
Le regole sono state definite dal decreto PA bis, che ha definito la quota percentuale alle assunzioni, che saranno realizzate con una quota del 70% per la procedura straordinaria, rispetto a quelle previste con concorso ordinario, che invece avrà una quota del 30%.
Per quanto riguarda il concorso per insegnanti di religione cattolica, il 14 dicembre 2020 è stata siglata l’intesa fra il Ministero dell’Istruzione e la CEI per far partire il nuovo concorso di religione cattolica,previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
Il requisito principale di accesso al concorso è il possesso per i candidati della certificazione dell’idoneità diocesana: “è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso”.
Stabilizzazione dei precari
Tuttavia, il testo dell’intesa ricorda che i posti messi a bando nella singola Regione per il “personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione” corrispondano a quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019“.
Pertanto, dei posti messi a concorso il 70 per% dei posti potrà essere riservata al personale docente di religione cattolica, sempre in possesso del riconoscimento di idoneità diocesana, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.