Religione cattolica a scuola, allo Stato costa 859 milioni nel 2024
Per assicurare l’ora di Religione in tutte le classi italiane il bilancio dello stato mette in conto una spesa di 859 milioni di euro nel 2024. Cifra che comprende, però, anche le attività alternative alla religione.
Sono i dati che riporta il quotidiano La Repubblica, che ricorda come ogni anno la cifra cresce sempre più a causa del pensionamento delle maestre e dei maestri di scuola dell’infanzia e primaria che, fino ad un certo periodo, potevano insegnare anche la Religione perché il vescovo della diocesi le aveva autorizzate attraverso un’apposita attestazione.
Infatti, lo stesso insegnante aveva affidato anche l’ora di religione, ma dopo il cambio di normativa, per l’insegnamento della Religione cattolica sono stati inseriti insegnanti specialisti in possesso del titolo di studio e dell’autorizzazione rilasciata dall’ordinario diocesano.
A proposito di numeri, nel 2019, la spesa a carico del bilancio ministeriale per gli insegnanti di religione era di 745 milioni di euro: il 15% in meno. E nel 2014, dieci anni fa, di 665 milioni: ben 194 in meno rispetto oggi, il 30%.
Nel frattempo si attende il concorso per gli insegnanti di religione cattolica, una procedura che avrà principalmente il compito di stabilizzare i precari storici.
Il concorso sarà bandito entro l’estate e l’amministrazione auspica di concludere tutte le procedure entro l’anno. Si tratta di una procedura straordinaria per l’immissione in ruolo dei precari storici di religione cattolica, attesa da oltre vent’anni. Le regole del concorso sono state definite dal decreto Pa bis, che ha introdotto anche la quota percentuale alle assunzioni a tempo indeterminato: 70% per la procedura straordinaria e 30% per il concorso ordinario.
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