Relazione coordinata dell’équipe pedagogica della Primaria: un esempio di come strutturarla

Pervengono molteplici richieste relative alla strutturazione di una relazione coordinata per la scuola Primaria che, a differenza della secondaria di primo grado e superiore, non ha un vincolo normativo di tipo disciplinare, privilegiando, da sempre, la coordinata, meglio rispondente allo spirito della legge che vuole un percorso unitario di sviluppo dei nostri alunni e che, quindi, meglio necessita di un processo valutativo di tipo coordinato e svincolato dalle discipline e dalle educazioni
Cosa promuove la scuola Primaria
La scuola primaria fa parte del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori: la scuola primaria che dura cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado che dura tre anni.
Le finalità della scuola Primaria
La scuola primaria:
- promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità
- permette di acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche
- favorisce l’apprendimento dei mezzi espressivi, inclusa l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione europea (inglese) oltre alla lingua italiana
- pone le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi
- valorizza le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo
- educa i giovani cittadini ai principi fondamentali della convivenza civile (Legge 53 del 2003).
La normativa che regola la Scuola Primaria e l’abolizione dell’esame di compimento del Ciclo
Il passaggio alla scuola secondaria di primo grado, al termine della quinta classe, non prevede più che gli alunni sostengano un esame.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 89 del 2009 ha disciplinato il riordino del primo ciclo (e della scuola dell’infanzia).
Il Decreto del Presidente della Repubblica 122 del 2009 ha previsto il coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni.
Discipline di studio
Il decreto ministeriale 254 del 2012 ha individuato le discipline di studio per gli alunni delle scuole primarie (obbligatorie dall’anno scolastico 2013/2014) a cui va aggiunto l’insegnamento dell’educazione civica:
- Italiano
- Lingua inglese
- Storia
- Geografia
- Matematica
- Scienze
- Musica
- Arte e immagine
- Educazione fisica
- Tecnologia
- Educazione Civica.
L’insegnamento della religione cattolica o materia alternativa all’IRC
Inoltre, per gli alunni che se ne avvalgano, è previsto l’insegnamento della religione cattolica per due ore settimanali. Gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento possono scegliere tra lo studio di una materia alternativa, lo studio individuale assistito o possono richiedere l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata.
Indicazioni nazionali
Le Indicazioni nazionali intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza.
La normativa sulla valutazione
Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 recante “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070)” all’Articolo 3 “Ammissione alla classe successiva nella scuola primaria” prevede che le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione (ciò prescindendo l’OM n. 11 del 16 maggio 2020); che nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.
La valutazione nella scuola primaria: i giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale
A decorrere dall’anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti. I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi oggetto di valutazione definiti nel curricolo d’istituto e sono correlati a differenti livelli di apprendimento.
Gli obiettivi di apprendimento
Le indicazioni Nazionali costituiscono il documento di riferimento principale per individuare e definire gli obiettivi di apprendimento disciplinari e quelli ispirati ai traguardi per lo sviluppo delle competenze. Nel Curricolo di Istituto gli obiettivi sono ulteriormente articolati e sono, infine, definiti nella progettazione annuale della singola classe. All’interno di questi documenti, i docenti della classe individuano, per ogni disciplina, gli obiettivi di apprendimento più significativi ai fini della valutazione.
Documento di valutazione
I voti non possono più essere utilizzati nei documenti di valutazione a partire da quest’anno scolastico, sia per la valutazione periodica sia per la valutazione finale.
Livelli di apprendimento
Per valutare un alunno, non necessariamente tutti gli obiettivi di una disciplina devono corrispondere a un unico livello.
Uno dei punti di forza della valutazione formativa è la possibilità di poter specificare e articolare gli esiti dell’apprendimento per ogni obiettivo. È possibile che per alcuni obiettivi il livello raggiunto da un alunno sia avanzato e per altri corrisponda a livelli diversi.
La relazione e la sua strutturazione
Forniamo, a seguire, alcuni suggerimenti pratici, per completare la relazione. Eccoli, naturalmente da adattare ai casi e considerando che si tratta sempre di suggerimenti che vanno rimodulati, adattati alle situazioni di ciascuna classe.
Presentazione della classe
La classe ___ è composta da ___ alunni: (___ femmine e ___ maschi).
Non sono presenti alunni con disabilità.
Situazione della classe
Gli allievi hanno mostrato nei confronti delle discipline un atteggiamento positive e una partecipazione generalmente attiva. La preparazione è globalmente eterogenea complessivamente accettabile.
L’autonomia di lavoro è buona.
Rapporto della classe con gli insegnanti
Il rapporto con gli insegnanti è stato abbastanza costruttivo, anche se, in taluni casi, talvolta difficoltoso a causa di approcci caratteriali piuttosto difficili da modificare nonostante un quinquennale impegno dei docenti di classe.
Svolgimento della programmazione
I contenuti della progettazione sono stati tutti effettivamente svolti.
I contenuti essenziali delle diverse discipline, nonostante una iniziale difficolta causa della DaD, sono stati declinati in maniera adeguata alla classe frequentata.
Obiettivi conseguiti
Gli obiettivi educativi generali sono stati acquisiti.
Rispetto alla situazione di partenza ed alla sua evoluzione nel corso dell’anno, la classe è complessivamente migliorata.
Gli obiettivi generali delle discipline sono stati perseguiti giungendo a risultati complessivamente positive.
L’autonomia di lavoro è nel complesso adeguata.
Le metodologie
I docenti utilizzano le seguenti metodologie:
- Studio in autonomia
- Cooperative Learning (se attuabile in base alle strumentazioni in uso agli alunni)
- Equilibrato e dosato impegno on line (indicare durata massima lezione sincrona)
- Videolezioni (indicare durata massima)
- Audio lezioni (indicare durata massima).
Questo impegno ha garantito un approccio didattico basato sullo sviluppo delle competenze, orientato all’imparare a imparare, allo spirito di collaborazione, all’interazione autonoma, costruttiva ed efficace dello studente