Regole ferree a Forlì per la scuola dell’infanzia: “Alunni al pomeriggio solo se entrambi i genitori lavorano, non sono pacchi”

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La proposta del Comune di Forlì di rimodulare l’uscita pomeridiana alle scuole materne ha generato preoccupazione tra le famiglie. La nuova modalità, che prevede due distinte fasce di uscita (16:15-16:45 e 17:30-18:30) al posto dell’orario continuativo attuale (16:15-18:30), è stata criticata per la sua rigidità e per l’obbligo di giustificare l’utilizzo della seconda fascia con un’attestazione di servizio o un documento del datore di lavoro.

Il consigliere Eros Brunelli (M5S) ha definito la rimodulazione un “depauperamento dei servizi” e un “peggioramento del servizio”. Morgagni (‘Forlì e Co’) ha invece sottolineato la gravità di modificare i servizi senza coinvolgere la Consulta, come previsto dalla Carta dei servizi.

L’assessora alla Scuola Paola Casara ha difeso la proposta, affermando che le modifiche sono state suggerite dal coordinamento pedagogico e mirano a migliorare la sicurezza dei bambini e l’organizzazione delle attività pomeridiane. L’esponente politico ha inoltre precisato che le famiglie che lavorano nel pomeriggio non saranno penalizzate e che il controllo di veridicità delle attestazioni servirà a evitare che i bambini vengano lasciati fuori casa senza necessità.

La rimodulazione dell’uscita pomeridiana alle scuole materne di Forlì è una questione che rimane aperta. Le famiglie chiedono maggiore flessibilità e coinvolgimento nelle decisioni, mentre l’assessora Casara ribadisce la necessità di migliorare la qualità del servizio. La discussione continuerà nelle prossime settimane.

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