Regolamento di disciplina per gli alunni della scuola Primaria: scarica un esempio

Il Regolamento di disciplina della Scuola Primaria viene redatto ai sensi dell’art. 328, comma 7, del D. Lgs. n. 297 del 16.04.1994 e del Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche (DPR 275 del 1999). Il regolamento disciplinare è da ritenersi parte integrante del Regolamento della scuola. Ne è data consegna di copia a tutte le famiglie, è pubblicato sul sito web dell’Istituto Comprensivo di Navelli e affisso all’albo della scuola in via permanente.
L’integrale godimento dei diritti che gli sono riconosciuti
La scuola in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione Italiana, tenuto conto della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, recepita con legge 27/05/91 n. 176 garantisce allo studente, in quanto persona, l’integrale godimento dei diritti che gli sono riconosciuti nei citati documenti, impegnandosi a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
- un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e ad un’offerta formativa di qualità;
- iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
- la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli alunni, anche diversamente abili;
- la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica.
L’osservanza dei comportamenti
La scuola garantisce all’alunno l’osservanza dei comportamenti previsti dal Regolamento; alla famiglia, riconoscendone la primaria responsabilità educativa, una fattiva collaborazione nel comune compito educativo.
Nella consapevolezza che il Dirigente, i docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in tutti gli spazi scolastici e che i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, ogni istituto dovrebbe stilare un proprio regolamento di disciplina in cui vengano individuati:
Norme di comportamento
Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.
Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
Gli alunni della scuola primaria che si presentano in ritardo giustificato, comunque non oltre i dieci minuti rispetto all’orario di cui sopra, sono ammessi in classe dall’insegnante in servizio nella prima ora di lezione; il docente dovrà annotare sul registro di classe, per ciascun ritardatario, l’ora di arrivo. Trascorsi 15 minuti dall’inizio delle lezioni (valore indicativo, come molti altri, che ciascun istituto può rivedere e calibrare in base alle proprie esigenze) gli eventuali alunni ritardatari saranno ammessi in classe previa autorizzazione del Capo d’Istituto o dei docenti Collaboratori del Dirigente scolastico. Nelle riunioni dei Consigli di interclasse e o di equipe pedagogica si discutono i casi di alunni ritardatari abituali e, a cura del responsabile di plesso, vengono avvisati i genitori tramite convocazione scritta o telefonica.
Vietato uscire dall’edificio
Non è consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori possono richiedere di fare uscire anticipatamente il bambino. L’alunno può essere prelevato solo da chi esercita la patria potestà o da persone da lui delegate. In tal caso, il genitore produrrà modello di delega, in duplice copia, con allegata la fotocopia di un valido documento della persona delegata che sarà conservato agli atti della Segreteria e trasmesso ai docenti di classe. Non è consentita, in via normale, l’uscita solo su richiesta telefonica.
Permessi di ingresso o uscita
I permessi di ingresso posticipato e/o di uscita anticipata degli alunni saranno autorizzati esclusivamente dal Dirigente scolastico e/o dal docente Collaboratore presente nel plesso di appartenenza. Spetta ai docenti il controllo del soggetto prelevante l’alunno.
I permessi verranno annotati sempre sul registro di classe e dovranno essere richiesti e giustificati su un apposito modulo direttamente dai genitori il giorno stesso.
Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, si procederà alla convocazione per iscritto della famiglia
Giustificazione delle assenze
Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto (o foglio di autocertificazione) e devono essere presentate al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione. Il libretto dovrà riportare la firma dei genitori o di chi ne fa le veci, apposta in presenza del Dirigente o di un suo incaricato, all’inizio dell’anno scolastico.
Se l’assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica. Fermo restando l’obbligo di esibire giustificazione e relativa certificazione medica improrogabilmente al rientro a scuola, per quanto concerne le assenze per motivi di salute, per i restanti casi l’alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni (è possibile indicare un numero ragionevole di giorni in rispetto delle disposizioni regionali in tal senso), dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci.
Se l’assenza superiore a 5 gg. (o a seconda delle disposizioni regionali, anche fino a dieci giorni) e non dovuta a malattia viene preventivamente certificata non verrà richiesta attestazione medica.
In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti di classe, potranno essere inviate tempestivamente comunicazioni scritte alle famiglie.
Il diario come mezzo di comunicazione scuola-famiglia e viceversa
Gli alunni devono portare quotidianamente un diario quale mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.
Il Cambio d’ora e la palestra
Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato.
Gli alunni possono recarsi in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
L’intervallo
Durante gli intervalli sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi. È vietato correre, tenere comportamenti pericolosi per la propria e l’altrui incolumità, sporcare pavimenti e arredi, lasciare in giro involucri e contenitori. Per qualsiasi problema, l’alunno deve rivolgersi al proprio insegnante addetto alla sorveglianza che valuterà la situazione.
Le norme di comportamento civile
Gli alunni sono tenuti a rispettare le norme di comportamento civile ed in particolare:
- non devono usare linguaggio offensivo e scurrile (parolacce, bestemmie, offese, ecc.) o tenere atteggiamenti poco corretti (masticare gomme americane, tenere il cappello all’interno della scuola, ecc.) o provocatori nei confronti di insegnanti, del personale della scuola e dei compagni;
- non devono usare violenza nei confronti dei compagni;
- entrare ordinatamente in classe senza attardarsi all’ingresso e uscire da scuola al termine delle lezioni accompagnati dal docente;
chiedere il permesso del docente per allontanarsi dall’aula; - non disturbare in alcun modo le lezioni;
- non prendere oggetti senza permesso, non manomettere e non nascondere per nessun motivo il materiale altrui.
Uso dei bagni
Gli alunni sono tenuti ad usare i bagni in modo corretto rispettando le elementari norme di igiene e pulizia.
La violenza a scuola e fuori di essa
Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all’interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.
La raccolta differenziata
Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.
Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.
Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola.
I compiti, gli oggetti e l’integrità degli arredi
Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti, le lezioni e la merenda. Ogni alunno è responsabile del proprio materiale scolastico e dei propri oggetti personali; la scuola non risponde di oggetti o di denaro mancanti.
È rigorosamente vietato portare a scuola oggetti nocivi e/o pericolosi, comunque non necessari all’attività scolastica. L’uso di cutter, forbici, compassi, squadre, righe ed altro materiale potenzialmente pericoloso è consentito solo se necessario all’attività richiesta dall’insegnante presente in aula.
Ogni alunno è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.
É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.
È fatto assoluto divieto agli alunni utilizzare i telefoni cellulari durante le ore di lezione.
Prevenzione
Nella Comunità scolastica i disagi relazionali, le mancanze in genere, vanno affrontati facendo ricorso a metodi non esclusivamente sanzionatori, ma anche e soprattutto motivazionali quali l’esortazione, l’esempio, le relazioni dialoganti.
Le situazioni di “rottura” della convivenza civile potranno essere risolte mediante:
- la ricerca continua e tenace del dialogo, del consenso e della mediazione;
- il coinvolgimento dei diretti interessati (alunni e adulti) per favorire il ristabilirsi delle relazioni educative.
La comunità scolastica e la famiglia dovranno impegnarsi per:
- far maturare nei bambini la consapevolezza che la conoscenza e il sapere contribuiscono allo sviluppo della persona e alla costruzione di un benessere sociale;
- ricercare le strategie educative atte a far crescere negli alunni una precisa ed attiva motivazione al lavoro scolastico.
Tipologia delle sanzioni e soggetti competenti a erogarle
Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità, giustizia; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei rapporti corretti all’interno della Comunità scolastica e devono tenere conto della situazione personale dello studente.
La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione, nell’ambito della Comunità scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di trasparenza, deve essere proporzionale all’infrazione, deve essere tempestiva ed avere una durata limitata nel tempo.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima chiamato ad esporre le proprie ragioni.
Le sanzioni, per quanto possibile, si ispirano al principio della riparazione del danno e devono essere convertibili in attività in favore della Comunità scolastica; la riparazione non estingue mancanza rilevata.
L’applicazione di una sanzione non esclude la responsabilità dell’alunno in merito al risarcimento degli eventuali danni arrecati.
Nessuna infrazione e sanzione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa vigente.
Le sanzioni e i comportamenti
Le sanzioni e i provvedimenti che comportino allontanamento dalla Comunità scolastica sono sempre adottati da un Organo Collegiale.
Per i comportamenti che procurano danno materiale e/o morale a cose o persone, la famiglia dell’alunno, in alternativa o in aggiunta alla sanzione prevista per il caso specifico, saranno chiamati al risarcimento economico della persona o ente danneggiati e/o, laddove possibile, alla riparazione del danno arrecato
La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa.
La convocazione della famiglia
La convocazione della famiglia può avvenire:
- tramite comunicazione scritta sul diario
- con avviso recapitato attraverso il personale scolastico autorizzato dal Dirigente Scolastico;
- con avviso trasmesso attraverso posta a firma del Dirigente Scolastico.
Procedure e termini per l’irrogazione delle sanzioni e per le impugnazioni
Il personale che opera all’interno della scuola (docenti, ATA, esperti, educatori) può inviare al Dirigente Scolastico motivata richiesta di sanzione disciplinare.
Le richieste di alcune sanzioni disciplinari devono essere inoltrate per iscritto al Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico deve dar corso all’istruttoria entro due giorni dal momento in cui si verifica il fatto, acquisendo tutti gli atti istruttori, comprese le eventuali dichiarazioni scritte dell’alunno e/o dell’adulto che propone la sanzione; funge da segretario verbalizzante un docente Collaboratore del Dirigente Scolastico.
Il Dirigente scolastico riunisce il Consiglio di Classe o di Interclasse, là dove è prescritto, dando contestuale avviso alla famiglia.
Il Dirigente Scolastico, chiamato ad emettere la sanzione, deve concludere il procedimento entro cinque giorni dalla data dell’evento. La delibera deve essere inviata in copia alla famiglia entro due giorni dalla sua ratifica.
L’eventuale ricorso, da parte dei genitori, sospende il provvedimento.
L’irrogazione della sanzione può essere disposta solo dopo che siano state espletate tutte le procedure indicate ai punti sopra riportati.
Disposizioni educative, organizzative e di sicurezza
Il personale scolastico è autorizzato a sequestrare agli allievi oggetti pericolosi o ritenuti estranei all’attività scolastica. Nei casi particolarmente gravi, l’oggetto viene consegnato al Dirigente Scolastico che convoca la famiglia dell’alunno per la restituzione dell’oggetto stesso e per un momento di riflessione educativa sull’episodio.
In presenza di danni alle cose, la sanzione deve prevedere, nel provvedimento applicativo, il ripristino della situazione originaria preesistente o il risarcimento, da parte della famiglia del responsabile, di eventuali danni arrecati agli arredi, alle strutture scolastiche, alle cose personali, valutando opportunamente la situazione finanziaria della famiglia e ponendo la stessa, su richiesta, nella condizione più favorevole a risarcire il danno.
Per comportamenti eccezionalmente gravi che abbiano riflessi di carattere penale, il Dirigente Scolastico può allontanare l’alunno dalla scuola, dando contestuale e motivato avvio alla procedura.
Organo di Garanzia interno alla scuola
Contro alcune sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori degli studenti, entro 15 giorni dall’erogazione del provvedimento disciplinare (cfr. Statuto studentesse e studenti art. 4 e 5) all’Organo di Garanzia interno alla scuola.
Le decisioni dell’Organo di Garanzia sono emanate per iscritto e notificate, in modo riservato, alle persone interessate.
Nel caso in cui l’Organo di Garanzia decida la non pertinenza della sanzione, tale provvedimento è immediatamente revocato; si provvede con notifica scritta ad informare la famiglia dell’alunno interessato e il Consiglio di Classe. Inoltre, gli atti già emessi e ratificanti il provvedimento disciplinare, devono essere annullati.
Ogni riunione dell’Organo di Garanzia è verbalizzata in un apposito registro, custodito dal Dirigente Scolastico.
L’Organo di Garanzia può essere interpellato su richiesta di un genitore, di un gruppo di genitori, o di chiunque vi abbia interesse oppure lo ritenga opportuno.
L’Organo di Garanzia può essere chiamato in causa anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del Regolamento di Disciplina.
L’Organo emette un provvedimento definitivo.
Composizione, designazione e durata dell’Organo di Garanzia
L’Organo di Garanzia è costituito: dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da due docenti e da due genitori.
In caso di diretto coinvolgimento di un membro dell’Organo di Garanzia, lo stesso sarà sostituito da persona appartenente alla medesima categoria e designato dal Dirigente Scolastico tra i membri della Giunta Esecutiva.
I membri vengono designati dal Collegio per la componente docenti e dal Consiglio d’Istituto per la componente genitori.
L’Organo di Garanzia dura in carica 1 anno scolastico, fatta salva la nuova nomina dei membri in caso di decadenza di uno o più membri.
I regolamenti
Non sono molte le scuole che hanno adottato regolamenti disciplinari per alunni di scuola Primaria. Tra gli altri ricordiamo, ad esempio, l’Istituto Comprensivo Navelli di Navelli (Aq) diretto dal dirigente scolastico professoressa Alessandra De Cecchis; e la Direzione Didattica 1° Circolo “Giovanni Pascoli” di Erice diretta dalla dirigente scolastico professoressa Antonina Filingeri.