Registro elettronico, Ardone: “Minaccia soffocante, genitori e alunni bombardati da notifiche e messaggi”

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L’impatto letterario e pedagogico di Viola Ardone è tangibile nelle sue opere e nella sua professione di insegnante. Esperta nel ritrarre le generazioni in crescita, Ardone illumina le sfide educative attraverso i suoi libri “Grande Meraviglia”, “Olivia Denaro”, e “Il Treno dei Bambini”.

Ambientati in periodi storici critici, dal dopoguerra agli anni ’80, Ardone esplora infanzia e adolescenza con una particolare attenzione ai legami familiari e al contesto storico.

La Giornata Mondiale degli Studenti, celebrata oggi, venerdì 17 Novembre, offre una piattaforma per riflettere sul desiderio di Ardone: incoraggiare gli studenti a sfruttare ogni opportunità formativa, persino quando la scuola mostra limiti. “Chiedeteci di più”, esorta, sottolineando l’importanza di un maggior impegno reciproco tra studenti e istituti educativi.

A Rai Radio 1, Ardone evidenzia una “triangolazione” tra queste entità, sostenendo che la famiglia dovrebbe essere attivamente coinvolta nell’educazione, pur mantenendo un equilibrio per non sovrastare il ruolo educativo della scuola. Il suo consiglio si focalizza sul mantenere un’interazione equilibrata, dove gli studenti costruiscono rapporti individuali con i loro insegnanti.

Ardone critica l’uso eccessivo del registro elettronico, definendolo una “minaccia soffocante”. La continua pioggia di notifiche crea un senso di urgenza non necessario, spingendo i genitori a un coinvolgimento costante e sovente inappropriato nelle questioni scolastiche.

Per i genitori, Ardone raccomanda di resistere all’impulso di intervenire costantemente, promuovendo invece l’autonomia degli studenti. Ai docenti, suggerisce di coltivare un ambiente di classe che permetta agli studenti di sviluppare un legame diretto e significativo con i loro insegnanti, lontano dall’ombra protettiva dei genitori.

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