Regista del film “la Paranza” risponde agli studenti delle superiori. Prenota la tua scuola

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Nelle prossime settimane migliaia di studenti di ogni parte d’Italia potranno dialogare con il regista de La Paranza dei Bambini. Per i ragazzi delle scuole superiori (il film è vietato ai minori di 14 anni) è una straordinaria occasione per capire che cosa sta dietro la produzione del film che ha scelto di rappresentare una deriva estrema del nostro tempo.

La scuola nel suo lento processo di trasformazione ha visto crescere al suo interno un sempre più ampio riconoscimento delle singolarità dell’individuo sperimentando nuovi modelli didattico-educativi più attenti alla valorizzazione delle differenti abilità e sensibilità. In questa prospettiva, uno degli obiettivi irrinunciabili della scuola è quello di fornire strumenti, occasioni di apprendimento e di riflessione per far nascere negli studenti la consapevolezza del loro ruolo di cittadini.

A partire da questi presupposti fondamentali, la scuola può trovare nell’indiscutibile potenziale comunicativo del cinema un alleato formidabile. Il grande schermo possiede l’intrinseca capacità di raccontare i più importanti temi dell’esistenza, spesso ponendo domande e aprendo questioni senza pretendere di offrire soluzioni, confermandosi in questo modo un efficace dispositivo pedagogico in sintonia con il nostro tempo.

Caso emblematico e recentissimo è la Paranza dei Bambini, il film di Claudio Giovannesi, ispirato all’opera omonima di Roberto Saviano, vincitore dell’Orso d’Argento alla Berlinale 2019.

La storia di un gruppo di quindicenni che compie una scelta criminale nel labirinto della Napoli dei quartieri popolari. Poco più che bambini pronti a sacrificare l’amicizia e i primi amori in cambio di una ricchezza istantanea quanto effimera.

Oltre ai cinque giovani protagonisti, tutti attori non professionisti, il convitato di pietra è il vuoto. Quel vuoto di cultura che, parafrasando le parole di Roberto Saviano, apre la strada alla violenza. Un racconto che trova la sua unica via verso la speranza nella consapevolezza che il film stesso è in grado di generare.

E proprio da questa speranza nasce l’idea degli incontri con gli studenti di ogni parte d’Italia.

Quanto sono realmente distanti i personaggi del film, con le loro illusioni e le scelte estreme, dalla tua esperienza quotidiana?

Che cosa è mancato ai ragazzi della Paranza? La ricerca della realizzazione individuale implica necessariamente la sopraffazione del proprio simile?

O più semplicemente: quanto è stato importante scegliere attori non professionisti? è stato funzionale a una precisa volontà espressiva o ci sono altre motivazioni?

Queste e altre domande potranno animare il dibattito dopo la visione del film per offrire agli studenti un’esperienza in grado di aprire ampi spazi di riflessione, ben oltre la durata della proiezione del film.

Per i docenti interessati alla semplice proiezione del film, è possibile prenotare direttamente dalla piattaforma www.keaton.eu: sono sufficienti 80 partecipanti scegliendo la sala più vicina all’istituto (sono ormai 650 i cinema attualmente convenzionati e diffusi in ogni regione).

Per tutte le scuole che intendessero pianificare un incontro con il regista è consigliato un contatto telefonico per concordare le attività: Il numero della segreteria organizzativa di Keaton è lo 0249543500. In questo caso, per evidenti ragioni organizzative, è necessario raggiungere un numero minimo di circa 300 studenti partecipanti.

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