Record di docenti precari, Anief: è come se tutta la città di Venezia dovesse firmare la supplenza

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Comunicato Anief – Quest’anno nella scuola si conferirà un numero di supplenze impressionante: oltre 250 mila, pari a tutti gli abitanti di Venezia o di Verona.

Così non si può andare più avanti. Lo ha detto oggi, in corrispondenza con il primo giorno di scuola per oltre 5 milioni di alunni, il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico. Dopo avere inviato una lettera a tutto il personale scolastico e agli alunni, dalla sua pagina Facebook il sindacalista autonomo ha ricordato che l’attuale “è un anno scolastico che parte con il record di precariato: siamo convinti che questa battaglia debba essere combattuta con maggiore forza, perché la precarietà deve essere sconfitta. Dobbiamo tornare ad avere una percentuale di precari bassissima e solo per supplenze brevi e saltuarie”.

Basta con inganni e sotterfugi. Sul precariato non si scherza più. Secondo l’Anief vanno assorbiti nei ruoli coloro che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio. Per il suo presidente Marcello Pacifico, inoltre, è importantissimo che “l’organico di diritto contempli” finalmente “tutti i posti vacanti e disponibili. In particolare, ci riferiamo ai posti di sostegno: stiamo iniziando di nuovo la campagna ‘Non un’ora di meno’ per tutte quelle ore di sostegno richieste per gli alunni dai dirigenti scolastici, ma non assegnate. E anche per tutti quei posti in deroga che devono essere convertiti in organico di diritto”.

LA BATTAGLIA CONTINUA

Pertanto, secondo Marcello Pacifico, quello che inizia è pure “un nuovo anno che deve sconfiggere la precarietà anche per le vertenze in corso: sia per i diplomati magistrale, per gli Insegnanti tecnico-pratici, come per tutti coloro che avevano diritto comunque a vedersi riconosciuto un ruolo nella scuola. Invece questo è stato cancellato, come se insegnare per anni, avere partecipato a tanti scrutini, improvvisamente non debba più essere ritenuto valido”.

“Tutto ciò – ha continuato il leader dell’Anief – per noi continua ad essere sbagliato. Ecco perché continueremo le nostre battaglie, sia in Corte di Giustizia europea sia nei tribunali nazionali. Non per ultimi quelli sui punteggi delle Gps”, le Graduatorie provinciali per le supplenze, che in molti casi “riteniamo profondamente sbagliati: stiamo continuando a fare consulenza sindacale, in presenza e a distanza, nel rispetto delle regole sulla sicurezza”.

MASSIMA SORVEGLIANZA

Sul fronte dei possibili rischi derivanti dal Covid, il presidente Anief ha detto che il suo sindacato “porterà avanti la massima sorveglianza possibile, per la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori ma anche degli studenti. È importante riaprire la scuola, come è fondamentale mantenere quel distanziamento sociale, dentro e fuori le aule, necessario affinché questo lavoro da parte di più di un milione di insegnanti, educatori, amministrativi e dirigenti scolastici avvenga nella maggiore sicurezza possibile”.

“CE LA FAREMO”

Pacifico, comunque, è ottimista. “Sarà un anno difficile, ma insieme ce la faremo. Se lo affronteremo uniti, cercando di ottenere il massimo per la scuola nella battaglia importantissima sulle somme da assegnare del Recovery Fund, poi potremo allora cominciare a discutere, sperando di essere sempre più forti grazie ad una maggiore rappresentatività, anche su come destinare queste risorse. Su cosa? Sul rinnovo dei contratti, sull’incremento delle classi e l’abbattimento quindi di quelle pollaio, la lotta contro il dimensionamento selvaggio, per il riconoscimento dei profili professionali, sia per il personale Ata sia per i docenti”. E la lotta continuerà, certamente, pure per la mobilità del personale che continua ad essere “ingabbiato” su province lontane o al quale viene negato il trasferimento o l’assegnazione provvisoria perché assunto da meno di cinque anni.

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