Reclutamento, sempre e solo il limbo per i docenti di terza fascia. Lettera

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Gentile redazione, la spinta a scrivere una lettera è arrivata subito dopo aver letto le ultime notizie trapelate in merito alla nuova riforma di reclutamento del personale docente che entrerà in vigore a partire dal 2020/21.

Sono una docente di III fascia laureatami nel 2011 e con cinque anni di sevizio (alla faccia della scomparsa della supplentite); credo di poter affermare che in questi ultimi anni i docenti di questa categoria abbiano assistito a non poche ingiustizie. Prima fra tutte un bando di concorso pubblico nel 2012 aperto ai soli abilitati (quindi da “corretta” cittadina italiana osservante della legge non partecipo) ma che alla fine ha garantito con i ricorsi e con le sole idoneità il posto definitivo. Come dimenticare poi il PAS sempre nel 2012, con quell’incertezza sui requisiti da possedere per potervi partecipare, perché tali requisiti dovevano essere 180 giorni per tre anni di servizio.

Io, come migliaia di docenti, non avevo quei requisiti e quindi ero impossibilitata a partecipare. Invece? Bastavano 180 giorni per due anni di servizio e con un ricorso si accedeva al PAS. Ah dimenticavo, c’è stato il tfa, che tipo di percorso abilitante è se pensato per abilitare soltanto una ristrettissima cerchia di candidati con una selezione così spietata? Vogliamo arrivare al concorso pubblico del 2015 ancora aperto ai soli abilitati ? Quello che doveva annullare la supplentite? Ora mi chiedo, come è possibile non dare la possibilità di partecipare al concorso a chi come me, con il quinto anno di servizio in corso, ha avuto supplenze statali continuative da Settembre a Giugno? non è un controsenso? forse si aspettavano un maggior numero di partecipanti sulla base di abilitazioni conseguite all’Estero?. Ma arriviamo all’oggi.

Si vuole riproporre un tfa III ciclo sempre a numero chiuso e soltanto per le classi di concorso esaurite e nulla si fa per dare un minimo di riconoscimento a quei docenti che “salvano” e sanano le emergenze delle scuole da anni. Non capisco perchè c’è una resistenza politica dell’attuale governo così forte e perchè neppure i sindacati maggiori della scuola si fanno sentire affinchè o venga bandito un altro PAS, dal momento che l’ultimo è stato bandito nel 2012, o si dia riconoscimento a chi ha anni di servizio svolti con continuità nelle nostre scuole. Cordiali saluti. Francesca Di Giovanni.

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