Recite di Natale, i genitori possono filmare e fotografare i figli. Fare attenzione alla loro diffusione sui social. Il vademecum del Garante della Privacy
Con l’arrivo del Natale, le scuole si animano di recite e spettacoli che vedono protagonisti gli studenti. In questo contesto festivo, è comune per i parenti immortalare questi momenti con foto e video. Tuttavia, è fondamentale rispettare le normative sulla privacy, soprattutto quando si tratta di minori.
Le immagini scattate durante queste occasioni sono generalmente raccolte per fini personali e destinati a un ambito familiare o amicale. La pratica è legittima e non implica violazioni della privacy, purché le immagini rimangano in tale contesto privato.
La problematica sorge quando queste immagini vengono pubblicate su Internet o sui social network. In questi casi, diventa indispensabile ottenere il consenso degli esercenti la potestà genitoriale sui minori ritratti. La mancata acquisizione di tale consenso può configurare una violazione della privacy, esponendo i responsabili a sanzioni disciplinari e pecuniarie.
Tutto ciò è stato confermato dal Garante della Privacy che pubblicato, sul proprio sito ufficiale, l’aggiornamento del vademecum La scuola a prova di privacy.
L’immagine dei minori di età inferiore ai 18 anni gode di una tutela particolarmente stringente. La violazione del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali dei minori, in caso di circolazione incontrollata delle loro immagini, è soggetta a rigide sanzioni.
È opportuno che i dirigenti scolastici e operatori scolastici ricordino ai genitori che l’uso di smartphone o macchine fotografiche per documentare eventi scolastici è permesso solo se le immagini restano in ambito privato. Qualora si intenda diffonderle sui social media, è necessario il consenso dei genitori.
L’articolo 10 del Codice Civile stabilisce che, in caso di abuso dell’immagine altrui, l’autorità giudiziaria può intervenire su richiesta dell’interessato per far cessare l’abuso e richiedere il risarcimento dei danni. Inoltre, la legge 176/1991, che ha ratificato la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, offre una tutela rafforzata verso i minorenni: le riprese di studenti minori non possono essere pubblicate senza l’espressa autorizzazione di entrambi i genitori, anche se separati.
Le indicazioni del Garante della Privacy
Violano la privacy le riprese video o le fotografie raccolte dai genitori durante le recite?
No. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale. Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet e sui social network. In caso di diffusione di immagini dei minori diventa infatti indispensabile ottenere il consenso da parte degli esercenti la responsabilità genitoriale.