Recalcati: “La scuola deve imporre la legge della parola contro la violenza”. E sulla riforma del voto in condotta: “Sono favorevole, il rispetto deve avere un valore”

Lo psicoanalista Massimo Recalcati, intervenendo al Social Festival Comunità Educative di Torino, ha offerto una riflessione sull’ondata di violenza nelle scuole italiane.
Secondo Recalcati, c0me segnala La Stampa, la risposta non sta nel ripristino di una autorità tradizionale, ma in una sua riformulazione. “Bisogna ripartire dalla parola, dall’interesse, dalla sfida allo smartphone – ha affermato – per mostrare che la vita può essere vissuta con desiderio”. Per Recalcati, la violenza dilagante, anche nelle scuole, è sintomo di una debolezza della parola, della politica e della democrazia. Il compito della scuola, quindi, è “imporre la legge della parola e la rinuncia alla violenza”.
Recalcati ha poi criticato il trattamento riservato alla scuola in Italia: “Un Paese si giudica da come tratta la scuola e il nostro la tratta male”. Pur non condividendo l’operato del Ministro Valditara, Recalcati si è detto favorevole alla riforma del voto in condotta, perché “il rispetto deve avere un valore”. Infine, ha sottolineato l’importanza del ruolo del maestro, la cui autorevolezza non deriva dall’esercizio del potere, ma dalla “capacità di illuminare” e di “accendere il desiderio”, rendendo la vita degli studenti più viva.