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Razzismo, diritti umani ed educazione civica. Una unità di Apprendimento su Nelson Mandela per scuola secondaria di I grado

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La Giornata internazionale di Nelson Mandela si svolge il 18 luglio di ogni anno per il compleanno del grande uomo che ha cambiato la storia dei diritti umani nei paesi sviluppati e nel mondo. Si tratta, chiaramente, di un’occasione per fare cose per rendere il mondo un posto migliore.

Il 18 luglio, come detto, si festeggia il ricordo del compleanno di Nelson Mandela e nel novembre 2009 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato proprio questa data “Nelson Mandela International Day” in riconoscimento del contributo dell’ex presidente sudafricano alla cultura della pace e della libertà.

L’invito all’azione

Si tratta, indubbiamente, di un importante e cruciale invito all’azione affinché le persone di tutto il mondo si assumano la responsabilità di rendere il mondo un posto migliore, un piccolo passo alla volta, proprio come fece Nelson Mandela.

Un movimento globale per un cambiamento positivo

Un movimento globale per un cambiamento positivo inizia con piccole azioni. Quando ogni persona, ogni alunno, ogni insegnante, agisce, alimenta, anche per un processo inarrestabile di imitazione, lo slancio verso un cambiamento positivo, accrescendo, a dismisura, la consapevolezza e ampliando la portata dei valori che furono proprio di Mandela: combattere l’ingiustizia, aiutare le persone bisognose e praticare la riconciliazione.

Far fronte alle atrocità per cambiare, definitivamente, il mondo

Mandela è diventato il primo presidente democraticamente eletto del Sudafrica nel 1994. Come campione di riconciliazione, è stato determinante nella “Commissione per la verità e la riconciliazione”, istituita dal governo di unità nazionale del Sudafrica per aiutare a far fronte alle atrocità dell’apartheid.

Prima della sua presidenza, Mandela era fortemente coinvolto in attività anti-apartheid. Ha scontato 27 anni di carcere, molti dei quali trascorsi con altri combattenti per la libertà condannati.

Il suo impegno nelle campagne a livello globale per la pace, i bambini e la lotta contro l’HIV e l’AIDS

Mentre ufficialmente in pensione, ha continuato a esprimere la sua opinione su questioni umanitarie di attualità e campagne a livello globale per la pace, i bambini e la lotta contro l’HIV e l’AIDS.

Dovremmo, come cittadini e come docenti, tutti, contribuire alla sicurezza sociale ed economica di chi è in una condizione di minorità nei diritti, vivendo, in primis, i valori della nostra Costituzione che prevede stessi diritti per le persone che vivono nel nostro paese e afferma i valori democratici della dignità umana, dell’uguaglianza e della libertà per tutti .

Mandela e la scuola

“L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.” Tra le tante grandi citazioni di Nelson Mandela sull’educazione, questa è una delle sue più famose. A parte le sue molte grandi qualità come la capacità di perdono, la leadership di servizio, la parità di diritti e il suo attivismo, non è un segreto che Nelson Mandela fosse un agente di cambiamento, appassionato di avere pari opportunità educative per tutti nel mondo. La scuola era la sua vera preoccupazione, il luogo nel quale costruire il cambiamento e vivere la contemporaneità con grande attenzione alle coscienze.

Gli studenti e la giornata

Nel processo di presa di coscienza civica, gli studenti apprendono abilità importanti come il pensiero critico, la collaborazione, la comunicazione e la resilienza e introducono lo spirito di impresa e di azione sociale nelle scuole.

I giovani leader diventano modelli di ruolo e agenti di cambiamento rispettati che danno un contributo al miglioramento dei diritti umani e della loro tutela e alla creazione di un ambiente di apprendimento e sviluppo più favorevole nelle scuole.

L’insicurezza alimentare e le culture dell’illegalità

Per il Nelson Mandela International Day 2021, l’attenzione si concentrerà su due sfide cruciali che si intersecano che dovranno affrontare il Sudafrica e molti altri paesi: l’insicurezza alimentare e le culture dell’illegalità. Il Covid-19 ha aggravato i modelli di povertà e disuguaglianza. Il numero di persone che soffrono la fama è in aumento.

Diverse domande richiedono attenzione. Cosa significa “lo stato di diritto” per coloro che muoiono di fame? Cosa significa per chi non è in grado di portare il cibo sulla tavola della famiglia a causa dei fallimenti dei sistemi e delle strutture sociali? Qual è la base del legame sociale in contesti in cui costituzioni e leggi non corrispondono alla realtà vissuta della grande maggioranza? Il raggiungimento della sicurezza alimentare per tutti è immaginabile senza lo stato di diritto?

Mandela Day 2021

Dovremmo unirci tutti, anche se la scuola è in pausa estiva, il 18 luglio per onorare il compleanno di Madiba, contribuendo a soddisfare i bisogni immediati delle comunità più vulnerabili.

Mentre l’invito all’azione del Mandela Day rimane un appello generale per raggiungere chi è nel bisogno, quest’anno il focus sarà sfida sulla sicurezza alimentare. Prima del Covid-19, le statistiche ci mostravano che un bambino di sei anni su quattro in Sudafrica soffriva di arresto della crescita a causa della malnutrizione. Le devastazioni della pandemia aggraveranno sicuramente questa realtà devastante.

L’UdA per la scuola Media e il razzismo

<Uguali diritti per un “unico” mondo>: questo il titolo dell’Unità di Apprendimento realizzata dal referente del progetto professoressa D’Ambrosio Marta dell’Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi – Leone diretto con una spiccata capacità organizzativa-gestionale e didattica dal dirigente scolastico dott.ssa Roberta Lionetti. Destinatari dell’UdA fli alunni della Scuola secondaria di 1^grado “G. Garibaldi”.

Nell’UdA citata si legge: “Educare ai diritti umani vuol dire anche educare alla pace ed alla solidarietà per conoscere le diverse realtà che ci circondano, scoprirle ed apprezzarle proprio in virtù della loro diversità e della possibilità di un reciproco arricchimento.

E’ una “sfida” difficile ma inevitabile: accettare la diversità, innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinché le situazioni di diversità sociale, economica, religiosa, culturale non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità”.

Garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti

L’UdA continua segnalando come “Vincere questa sfida significa garantire e promuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e, impegnarsi a togliere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno sviluppo della persona umana”.

Un progetto di educazione ai diritti, alla solidarietà, alla cittadinanza critica, alla partecipazione, alla promozione di una cultura di pace si presenta come un’idea didattica d’insieme, flessibile ed interagente, rivolta al mondo della scuola.

Il progetto ha lo scopo di aumentare lo scambio tra la scuola, il territorio e le istituzioni ed è fondato sull’ impegno e sulla partecipazione da parte dei diversi soggetti coinvolti, in vista del raggiungimento di un obiettivo comune: la realizzazione di una società globale più equa, giusta e solidale”.

UdA Razzismo per la scuola Media

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