“Razionalizzare significa tagliare”, Mileto (Gilda Sinatas) critica il dimensionamento scolastico e ricorda i danni della riforma Gelmini

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Il Ministro Valditara rassicura: il dimensionamento scolastico non comporterà chiusure di plessi, ma una scuola “meglio organizzata”. A Reggio Calabria, provincia ultima in Italia per qualità della vita secondo il Sole 24 Ore, il sindacalista Michele Mileto (Sinatas Fgu Gilda Unams) esprime forti dubbi.

Ricordando le promesse elettorali di investimenti sulla scuola, Mileto si chiede quali saranno le reali conseguenze del dimensionamento, in termini di tagli al personale: dirigenti, docenti e ATA. “L’accorpante e l’accorpato non avranno riduzioni di organico?”, chiede provocatoriamente il sindacalista. “Cosa dovremmo rispondere al Ministro?”.

Il timore dei tagli: il precedente Gelmini

Mileto richiama i precedenti tagli alla scuola operati dai governi passati, come la riforma Gelmini, che ha portato alla perdita di 200.000 posti di lavoro e all’aumento del numero di studenti per classe. Il sindacalista teme che il dimensionamento, previsto dal PNRR, sia l’ennesimo pretesto per razionalizzare, sinonimo di tagliare. “Abbiamo già visto i danni della riforma Tremonti/Gelmini […] e della ‘Buona Scuola'”, avverte Mileto. Il sindacalista critica l’affidamento dell’istruzione a “chi deve far quadrare i conti”.

L’appello alla politica: investire sulla scuola

Mileto contrappone la proroga dei contratti degli ex tirocinanti ministeriali in Calabria, ottenuta grazie a un emendamento, alla mancanza di interventi per la scuola. “Perché lo stesso interesse per salvaguardare le nostre autonomie scolastiche non c’è stato?”, chiede il sindacalista. Mileto auspica un cambio di rotta da parte del Ministro e della politica, con un piano di dimensionamento che non comporti perdite di posti di lavoro e con investimenti concreti per migliorare l’offerta formativa.

Il sindacalista conclude con un appello per una scuola con più personale, risorse razionalizzate e una visione che vada oltre le proposte facoltative, come l’introduzione del latino alle medie.

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