RAV infanzia, nota Invalsi su modifiche alla sperimentazione. Compilazione questionari dal 20 maggio

L’Invalsi, facendo seguito alla nota Miur del 4 aprile 2018 sulla sperimentazione del RAV infanzia, ha fornito alcuni importanti aggiornamenti sulla predetta sperimentazione a.s. 2018/19, in vista della ripresa delle operazioni.
Abbiamo illustrato la nota del 4 aprile 2018 in Sperimentazione Invalsi per RAV Infanzia, come si sceglieranno le scuole? Quali fasi per l’avvio del progetto?
Riduzione numero questionari
I questionari a supporto dello sviluppo di indicatori specifici per l’infanzia saranno 2 anziché 4:
– Questionario scuola;
– Questionario docenti.
Sono dunque eliminati i questionari per genitori e per DS/Coordinatori.
La riduzione del numero dei questionari è stata effettuata per non appesantire le scuole e i genitori con un eccessivo carico di lavoro, considerati i tempi ristretti che il nuovo calendario della sperimentazione impone.
Chi compila i questionari e quando
Il questionario scuola, secondo accordi Miur-Invalsi, va compilato da tutti i DS/Coordinatori delle scuole aderenti alla sperimentazione.
Tutti i docenti delle scuole interessate, sempre secondo accordi Miur-Invalsi, dovrebbero compilare il questionario a loro rivolto, almeno tutti i docenti di ruolo e con almeno un anno di esperienza nella scuola. Per le scuole campione, tale condizione è necessaria per l’erogazione del contributo a fine sperimentazione.
La compilazione dei questionari dovrà avvenire dal 20 maggio al 7 giugno 2019.
Ritardi nelle convenzioni
La fase di registrazione delle scuole (campione e autocandidate), di acquisizione degli indirizzi email corretti e dei Referenti Infanzia di ciascuna scuola – scrive l’Invalsi – si è protratta oltre i tempi previsti a causa dei cambi di referenti che continuano ad arrivare tutt’ora e per alcune difficoltà tecniche.
Quanto suddetto ha determinato dei ritardi nell’ambito della procedura per la formalizzazione online della convenzione INVALSI – Scuola campione per il riconoscimento del contributo.
Pertanto, l’Invalsi invita le scuole a mantenere, per quanto possibile, una figura di riferimento, evitando continui cambi che determinano un aumento del carico di lavoro per scuole e Istituto di valutazione.