Rapporto Eurydice sulla prima infanzia, qualità garantita dai sistemi integrati 0-6
Pubblicato il rapporto Eurydice su “Cifre chiave sull’educazione e la cura della prima infanzia in Europa”, dedicato al segmento formativo che precede l’istruzione primaria.
Dal rapporto emerge che in molti dei Paesi in cui si è svolta l’indagine, si è lontani da elevati livelli di qualità e integrazione dei servizi educativi e di cura della prima infanzia.
Bambini d’eta’ inferiore a 3 anni
Il rapporto evidenzia che è difficile, ancora oggi, avere un posto a costi accessibili per numerose famiglie con bambini con meno di tre anni, diversamente da quanto accade per i bimbi di età superiore. La medesima situazione si riscontra anche in Italia.
Quasi in linea con il benchmark europeo fissato per il 2020, invece, è l’accesso per i bambini della fascia d’età 3-6, la cui percentuale di partecipazione si avvicina al 95%.
Personale
Il rapporto Eurydice ha evidenziato che la creazione di ambienti di apprendimento stimolanti, una cura e un supporto pià adeguati sono garantiti dalla presenza di personale qualificato con laurea di primo livello o superiore.
Si ricorda che in Italia, dal prossimo anno scolastico, la laurea di primo livello costituisce il titolo di studio d’accesso per gli educatori dei nidi d’infanzia pubblici.
Sistemi 0-6
I sistemi educativi, caratterizzati da elevati livelli di qualità, sono quelli integrati, i cosiddetti sistemi 0-6.
La valutazione del suddetto sistema è avvenuta tenendo in considerazione: il livello di formazione del personale, l’applicazione di linee guida educative per l’intero ciclo 0-6 anni, la gestione e l’unitarietà delle strutture.
La struttura, ove si svolge l’attività educativa, si è rivelata fondamentale al fine di dare ai bambini il senso di attaccamento e stabilità.
Pochi Paesi europei, tuttavia, presentano un sistema integrato, in quanto la maggior parte presenta strutture separate: una per la fascia 0-3, un’altra per la fascia 3-6.
Quelli che presentano un unico sistema sono meno di un terzo dei Paesi presi in esame e si tratta di Paesi nordici e dell’aera baltica e balcanica.
In Italia, nonostante la riforma che prevede l’istituzione del sistema 0-6, vigono ancora due sistemi separati, manca un unico livello di formazione per tutto il personale e non ci sono linee guida uniche per l’intero ciclo.