Ramadan a scuola, nuova polemica su circolare di una preside: “Niente verifiche nei giorni finali del digiuno, siate comprensivi”. La sua difesa: “Prassi consolidata”

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Ancora una volta il Ramadan accende il dibattito nel mondo della scuola. Dopo il caso di Pioltello, dove l’istituto comprensivo ha deciso di chiudere un giorno per la fine del mese del digiuno, a Soresina, in provincia di Cremona, la dirigente scolastica di una scuola ha emanato una circolare che invita i docenti a essere sensibili verso gli studenti che seguono il digiuno.

La circolare

Così come segnala Il Giorno, nella circolare, intitolata “Informazioni sul Ramadan e linee guida per il personale docente”, la preside scrive: “Vi incoraggio a dimostrare sensibilità culturale e religiosa durante il Ramadan e a rispettare le pratiche religiose; alcuni studenti potrebbero essere affetti dalla riduzione dell’energia dovuta al digiuno, siate comprensivi rispetto all’attività didattica”. Inoltre, la dirigente invita a evitare di consumare cibi e bevande all’interno della scuola durante le ore di digiuno “come segno di rispetto per coloro che lo stanno osservando”. E se notate stanchezza o disagio in studenti o colleghi offrite il vostro sostegno e comprensione”. Infine, un invito preciso per il 6 e il 9 aprile “di non fissare verifiche, interrogazioni, uscite o momenti importanti per la didattica”. E ancora, la preside invita anche “quando possibile a fornire opportunità per i momenti di preghiera e riflessione, durante la giornata scolastica per coloro che desiderino parteciparvi”.

Le critiche

Come già accaduto a Pioltello, anche a Soresina la circolare ha provocato subito dissenso fra alcuni genitori e esponenti politici. La Lega ha definito “inaccettabili sia le premesse sia il contenuto di questa circolare, che di fatto realizza un trattamento di favore, non richiesto e non previsto, nei confronti degli alunni che professano una certa religione”.

La posizione della preside

“Ho solo inviato una circolare come ho fatto lo scorso anno – la replica della dirigente – seguendo una prassi consolidata che non prevede né chiusure né iniziative di alcun genere. Anzi, a titolo personale dico senza problemi che sono del tutto contraria alla chiusura delle sedi scolastiche per la fine del Ramadan e su questo ci tengo a essere chiara. Il contenuto della nostra circolare è solo quello di fornire un contributo per promuovere un ambiente inclusivo e rispettoso in cui tutti gli individui si sentano accolti e supportati”.

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