Rai, tornano le lezioni del maestro Manzi; miniserie rivolta anche a docenti

La scuola è a un nuovo avvio: anche in tv. In cattedra, da lunedì prossimo, salirà di nuovo il maestro Manzi.
Nonostante lui sia scomparso nel 1997, le sue lezioni saranno riproposte da Rai Scuola (canale 146 del digitale terrestre) con una miniserie da sei puntate a partire dal 16 settembre, lo stesso giorno in cui la maggior parte degli studenti tornerà sui banchi.
Alberto Manzi, docente e pedagogista, nato nel 1924, è diventato famoso per le sue lezioni in televisione nel 1961 con il programma “Non è mai troppo tardi“, tanto da essersi visto attribuire il merito di aver insegnato a leggere a tutti gli italiani.
Lezioni di scuola anche per i docenti
Non solo: il maestro Manzi era stato così lungimirante, come si legge anche su Repubblica, da pensare sin dagli anni Ottanta a utilizzare la tv per fare formazione agli insegnanti.
La miniserie sarà articolata con puntate della durata compresa fra 15 e 18 minuti e avrà per titolo “Alberto Manzi – l’attualità di un maestro“. Molto materiale è costituito proprio dall’archivio; la realizzazione avverrà nel centro di documentazione intitolato proprio a Manzi che dal 2007 si trova nella sede dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. Al progetto hanno collaborato anche il ministero dell’Istruzione, la stessa Rai e il dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
Il ricordo del figlio Massimo
Alla presentazione a Bologna ha partecipato anche il figlio, Massimo Manzi: “Mio padre avrebbe apprezzato, perché ancora una volta il Centro che porta il suo nome si dimostra non un archivio, ma un laboratorio“.
“Manzi resta uno dei grandi riferimenti della pedagogia nazionale” ha ricordato la responsabile del Centro, Alessandra Falconi, che condurrà la miniserie, spiegando che il programma ha preso spunto proprio dall’intuizione di Marzi sulla necessità di formare gli insegnanti. “Se almeno una maestra – ha aggiunto Falconi – guardando le puntate, vi troverà una grande passione e vedrà i bambini come un’opportunità, avremo centrato l’obiettivo“.