Ragazzi miei, le scuole sono chiuse per evitare i contagi, non è una vacanza. Lettera

Inviata da Roberta D’Alessandro – Ai miei ragazzi A tutti i giovani. Ragazzi miei, in questi giorni surreali la conoscenza è tutelata dalla didattica “a distanza”, anche se nulla può sostituire il nostro stare insieme, la nostra partecipazione, i nostri sorrisi, tutte cose che un dispositivo, per quanto avanzato, non può darci.
Mentre il fiume di conoscenza scorre “a distanza”, noto che questa stessa DISTANZA non è rispettata dal fiume di persone: la massa continua a condurre la vita di tutti i giorni. Ho deciso di scrivervi anche perché sento il dovere morale di dirvi una cosa importante: restate a casa, muovetevi il meno possibile, evitate di radunarvi. Vi ricordo che le scuole sono chiuse, per evitare i contagi, non è una vacanza, è un’interruzione forzata, perché voi potreste essere vettori inconsapevoli del virus. Anche se l’incoscienza giovanile può indurvi a pensare che comunque “ve la caverete”, cercate di allargare il vostro punto di vista e pensate a chi potrebbe essere meno fortunato.
Lo so che, come canta Guccini:”Quando si è giovani è strano poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano”, però dovete essere come il narratore omnisciente: allargate la vostra visuale e cercate di comprendere la vita di tutti! Non voglio insinuarvi una cieca paura, voglio solo salvarvi dalla superficialità, che sta serpeggiando ovunque.
Non dovete avere il terrore, ma quella “sana paura” sufficiente per non scottarvi, appena riconoscete il fuoco. C’è una bella differenza tra la tenacia che dà la forza di inseguire i sogni e l’incoscienza che vi fa credere immortali. Quest’ultima non conosce regole ed è pericolosa. In questi giorni di “reclusione” penso ad ognuno di voi, mi sento impotente, perché non posso proteggervi tutti, però cerco di arrivare a voi ancora una volta con le mie parole, che spero siano più “contagiose” di questo vile virus. Confidando nel vostro senso civico e nei vostri cuori genitili, vi abbraccio virtualmente, sperando di poterlo fare presto dal vivo.
Con amore,
La vostra Prof. Roberta D’Alessandro