Per i ragazzi la mafia è invincibile ed è colpa dello Stato
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Red – Il Centro Pio La Torre di Palermo ha pubblicato la settima rilevazione sulla percezione mafiosa, che ha coinvolto quasi 2000 studenti delle scuole medie superiori italiane partecipanti al progetto educativo antimafia promosso dal Centro.
Red – Il Centro Pio La Torre di Palermo ha pubblicato la settima rilevazione sulla percezione mafiosa, che ha coinvolto quasi 2000 studenti delle scuole medie superiori italiane partecipanti al progetto educativo antimafia promosso dal Centro.
Secondo i ragazzi intervistati la mafia è più forte dello Stato, perché è colpa della politica se il fenomeno mafioso non è ancora stato debellato ed è colpa delle istituzioni se la criminalità mafiosa si infiltra nell’economia sociale e ha il potere di controllo sul futuro.
Ecco perché sarà difficilissimo sconfiggerla: infatti per il 45,06% dei rispondenti la mafia non potrà essere definitivamente sconfitta, per il 94,52% ha un rapporto molto o abbastanza forte con la politica e per il 49,35% è più forte dello Stato.
Ma c’è un modo per tentare di sconfiggerla? Il 38,45% degli studenti suggerisce di non sostenere l’economia mafiosa (per esempio, non acquistando droghe o merce contraffatta) e il 21,67% di non essere omertosi; lo Stato dovrebbe "colpire la mafia nei suoi interessi economici" (22,50%) e "combattere la corruzione e/o il clientelismo" (24m40%). Molto importante per i ragazzi anche l’educazione alla legalità (17,26%).
"Il 66% dei ragazzi – ha commentato Antonio La Spina, ordinario di sociologia dell’Università di Palermo- discute dell’argomento soprattutto con i docenti, il che evidenzia per un verso che in altre sedi ciò avviene assai meno, ma anche che i docenti che aderiscono al progetto si dedicano intensamente all’educazione antimafia. Emerge anche che, soprattutto alle superiori, il 70% circa degli studenti in questione ha partecipato ad almeno un’altra attività di educazione antimafia in anni precedenti a quello in corso".