Ragazzi in quarantena, DaD e pc causa di stati d’ansia, disturbi del sonno e cattiva alimentazione

Rinchiusi tra le mura di casa, quali sono state le conseguenze emotive di bambini e ragazzi durante la quarantena forzata per il Covid-19? Com’è andata la didattica a distanza? Il Laboratorio per la Salute Materno Infantile del Dipartimento di Salute Pubblica ha condotto tra maggio e giugno 2020 un progetto chiamato “Ragazzi in quarantena”.
I risultati della ricerca sono stati presentati ieri e pubblicati dall’Istituto Mario Negri.
Sono stati intervistati 82 bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e 14 anni, tutti residenti a Milano città e periferia. Gli intervistati hanno risposto a due domande:
- qual era lo stato del loro benessere psicologico post lockdown?
- la loro routine durante il lockdown aveva subito cambiamenti?
Si è indagato in particolare su: Didattica a Distanza, abitudini alimentari e sonno.
DaD
La maggior parte degli interpellati ha detto:
- di aver avuto difficoltà a mantenere l’attenzione durante le lezioni online
- di trovare la DaD più stancante della scuola normale
- di avere poca voglia di impegnarsi con questa nuova modalità di apprendimento.
Un terzo dei bambini e degli adolescenti intervistati ha fatto molta fatica ad adattarsi alla scuola da remoto.
Abitudini alimentari
Quasi la metà dei ragazzi ha rivelato di “aver pasticciato” di più rispetto alla normalità e di aver seguito abitudini alimentari diverse.
Sonno
Globalmente i risultati fanno emergere problemi di sonno e necessità di maggiore contatto con i genitori. Alcuni hanno confessato di aver avuto il bisogno di stare nel lettone con i genitori.
Trascorrere più di due ore al giorno davanti agli schermi, anche per svolgere la DaD, ha provocato nei ragazzi un elevato stato d’ansia e frequenti sbalzi d’umore, causati principalmente da un maggior tempo passato davanti agli schermi e da un cambiamento della routine alimentare. Tanti degli intervistati hanno detto di aver sofferto molto per la mancanza dei compagni di scuola.