Raffaele Morelli: “L’ansia è qualcosa che fa parte di noi, lati della personalità che sono stati soffocati”

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L’ansia è un fenomeno sempre più diffuso nella società contemporanea, spesso percepito come un disturbo da combattere e reprimere.

Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, intervenuto a Sky TG24, propone una visione radicalmente diversa: “l’ansia è qualcosa che fa parte di noi, lati della personalità che sono stati soffocati”. Invece di considerarla un nemico, Morelli suggerisce di accoglierla come un segnale, un invito a esplorare le parti di noi che abbiamo trascurato o represso. “I disagi vengono per farci andare dove dobbiamo”, afferma Morelli. “Quando sentiamo un fastidio, quell’elemento ci sta parlando”.

Morelli invita a non soffocare l’ansia, ma ad ascoltarla, a interpretarla come un messaggio che proviene dal nostro profondo. “Perché invece non la immaginiamo come qualcosa dentro di noi che vuole parlarci, che vuole portarci un vento che ci riporti le passioni, che vuole portarci dei saperi di noi che non usiamo?”, chiede lo psichiatra, riportando l’esempio di una paziente “molto dura, molto aggressiva”, che grazie all’ascolto della propria ansia è riuscita a riscoprire la dolcezza che era in lei. “L’ansia che arrivava dopo le scenate che faceva si è allontanata”, osserva Morelli. “Quindi l’ansia è scoprire qualcosa dentro di te che non stai vivendo”.

L’ansia, secondo Morelli, ci indica la strada per tornare alla nostra autenticità, per riconnetterci con la nostra unicità. “Immaginati l’ansia come una voce che dice: ‘guarda che stai deviando dalla tua unicità, dalla tua personalità”.

Ma come affrontare l’ansia quando si manifesta con tutta la sua forza paralizzante? Morelli suggerisce di recuperare la capacità di immaginare e fantasticare, proponendo un semplice esercizio: “Chiudiamo gli occhi. Ecco, proviamo a vedere dentro di noi un pensiero che ci disturba. Una cosa nella giornata che ci disturba più di altre. Occhi chiusi. Ecco, adesso immaginate che arriva un’acqua, un’acqua dolce, morbida, che allontana dolcemente il pensiero. Finché voi vi sentite dolcemente avvolti nell’acqua, come nel liquido amniotico. Ecco, quest’acqua che viene sta spazzando via qualcosa che ti ferisce. Questa è l’ansia”.

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