Raduno a Pontida, Valditara: “La sinistra detesta i principi di autorità e merito, è contro l’idea di patria”

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“La sinistra detesta il principio di autorità che è fondamentale in ogni stato democratico, detesta il merito, è per l’egualitarismo grigio. Nella scuola che vogliamo si devono insegnare non solo i diritti, ma anche i doveri. La sinistra è contro l’idea di patria, creano le condizioni per subire l’immigrazione, non vedo differenza tra questa sinistra e la tradizione comunista e anarchica”.

Lo dice il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara, dal palco di Pontida alla kermesse della Lega.

La risposta di Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd

“Capiamo che in una manifestazione identitaria come il raduno leghista di Pontida possa scappare la frizione ma forse il ministro Valditara farebbe bene a moderare le parole e vergognarsi, da ministro dell’Istruzione e del Merito, di attaccare la sinistra e la segretaria del Pd.

La scuola italiana ha bisogno di progetti e idee, non di un ministro che polemizzi, strumentalmente, con l’opposizione. Il governo di Giorgia Meloni sta di fatto privatizzando la scuola e la sta regionalizzando, spaccando il paese, con l’autonomia differenziata.

Con la conseguenza di far diventare gli insegnanti dipendenti regionali. Insegnanti che invece di essere stabilizzati, come il Pd proponeva, sono sempre più precari. Nel frattempo tagliano i servizi e nelle periferie le scuole chiudono. Per non parlare della desertificazione scolastica nelle aree interne del Paese.

Il Pd chiede di difendere la scuola pubblica. Con quale coraggio il ministro Valditara ci attacca? Noi chiediamo più scuola pubblica e la tutela della dignità degli insegnanti. E i ministri della Lega la smettano di accusare i governi precedenti: negli ultimi 5 anni la Lega è stata sempre al governo!”.

Le parole di Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd

“La scuola italiana avrebbe bisogno di risorse, progetti e pragmatismo e, invece, deve fare i conti con un ministro prigioniero di una visione ideologica legata alla scuola dei primi del ‘900. Ci sarebbe da sorridere se non fosse drammatica la situazione in cui versano le istituzioni scolastiche.

Mentre il ministro arringa le folle a Pontida, gli ricorderei il caos senza precedenti che ha contraddistinto questo avvio di anno scolastico, il precariato che esplode perché il suo partito nel 2018 ha deciso di cancellare una riforma del Pd che avrebbe ridotto gradualmente il numero di insegnanti precari, la procedura di infrazione della UE per abuso di contratti a tempo determinato, le cattedre scoperte sul sostegno, l’istituzione del liceo Made in Italy bocciata sonoramente dalle famiglie, l’autonomia differenziata che allargherà le disuguaglianze con tanti sistemi di istruzione regionalizzati, le linee guida sull’educazione civica bocciate dal CSPI, le rimodulazioni del PNRR che hanno tagliato più di 100 mila posti negli asili nido. Ecco, la propaganda stantia modello ordine e disciplina del ministro Valditara fa i conti con la realtà.

Lo richiamiamo al suo dovere di Ministro. Svesta i panni del capopopolo, lasci il raduno sovranista e affronti i problemi urgenti della scuola. Noi continuiamo a stare al merito della scuola, come abbiamo fatto nel corso di tutto il nostro lavoro parlamentare di questi mesi. A scuola servono i fatti e non l’ideologia. E sui fatti questo Ministro è stato inadeguato. Capiamo, quindi,  l’urgenza di ricorrere ai luoghi comuni per coprire il nulla di questi due anni”.

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