Quota 96, grande attesa per il 29. Di Menna: “si rimettano nel sistema i tagli”
Tra le promesse fatte da Renzi e che saranno affrontate a fine mese, c’è anche la questione dei Quota 96. Interviene la UIL: "solo un grossolano errore della Legge Monti-Fornero".
Tra le promesse fatte da Renzi e che saranno affrontate a fine mese, c’è anche la questione dei Quota 96. Interviene la UIL: "solo un grossolano errore della Legge Monti-Fornero".
Il 29 sapremo cosa tirerà fuori Renzi dal cilindro, perché affrontare la questione dei Quota 96 non è facile e rischia di bruciarsi. Il Primo Ministro ha già commesso una gaffe, quando ha affermato che il problema vero è di chi non ha un lavoro, dimenticando l’attesa dei precari della scuola per il pensionamento dei Quota 96.
Non sono certo uno scoglio da poco le obiezioni della Ragioneria dello Stato, che non ritiene possibile imbrigliare in 4mila pensionamenti i pretendenti e che quindi la copertura finanziari proposta negli ultimi tentativi è assolutamente inefficace.
Noi ci siamo chiesti se il colpo di scena che risolverà la questione riguarderà un finanziamento che vada oltre i 4mila pensionamenti e se non riguarderà quei 9mila che secondo l’Inps rientrano nel computo complessivo.
Insomma, la Ragioneria al centro delle polemiche. “Quota 96 – ha voluto ribadire il segretario UIL, Di Menna – per gli insegnanti non è un problema economico. È un fatto di equità e giustizia."
Un caso frutto di un grossolano errore della Legge Monti-Fornero. "Si rimettano, quindi, nel sistema previdenziale una parte degli 80 miliardi sottratti per fare cassa e il problema è risolto", afferma Di Menna.
Insomma, Renzi sulla questione Quota 96 rischia di giocarsi gran parte della sua credibilità, afferma la UIL.
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