Quota 100: presentati alcuni emendamenti richiesti da Anief

Comunicato Anief – La possibilità di rateizzare l’onere dei contributi da riscatto e la definizione dell’importo di finanziamento per la liquidazione.
Ecco gli obiettivi degli emendamenti richiesti da Anief, e pubblicati, al ddl A.S. 1018, con disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (Quota 100). Gli emendamenti ammissibili sono il 20.28, presentato da Urania Papatheu (Forza Italia) e da Mariarosaria Rossi (Forza Italia), e il 23.12, richiesto anche da Udir e proposto da Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) e da Stefano Bertacco (Fratelli d’Italia).
GLI EMENDAMENTI AMMISSIBILI
Con il primo emendamento, 20.28, presentato dalle senatrici Papatheu e Rossi, si chiede – tenuto conto del fatto che Quota 100 è un regime appena introdotto e che i lavoratori non hanno avuto il tempo di prepararsi – di estendere a tutti la possibilità di rateizzare l’onere del riscatto di eventuali periodi non coperti da contribuzione; infatti si richiede «all’articolo 20, al comma 5» di eliminare l’ultimo periodo.
Con il secondo, 23.12, avanzato dai senatori Iannone e Bertacco, si richiede una modifica che intende tutelare i lavoratori e fissare un termine massimo (non superiore all’1,5%) per l’aliquota da definire nell’accordo quadro; «all’articolo 23, al comma 2, dopo le parole “comma 5”» si vuole inserire le seguenti parole: e comunque non superiore all’1,5%.
L’AUDIZIONE IN SENATO
Lo scorso 4 febbraio il sindacato Anief, rappresentato da Daniela Rosano e Chiara Cozzetto, capi delegazione nazionale, era stato ricevuto in audizione alla XI commissione Lavoro del Senato per proporre modifiche al decreto-legge n. 4 del 28 gennaio scorso. Tra le richieste formulate spiccavano: l’utilizzo delle risorse del reddito di cittadinanza rivolte al salario minimo per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale 2016/18; l’estensione di quota 100 alla data di conversione in legge del decreto; flessibilità tra età anagrafica e contributiva per raggiungere i requisiti minimi; l’esonero dalla legge Fornero per il personale scolastico; l’estensione del carattere gravoso a tutti i docenti, della rateizzazione a 80 mila euro dell’onere dei contributi da riscatto e della platea del personale interessato (50 anni); un limite dell’1,5% della tassazione dell’importo di finanziamento per la liquidazione; l’estensione della detassazione TFS a 76 mila euro.
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