Quasi 7 milioni di studenti scelgono l’ora di religione (84%), ma differenza sostanziale tra Nord (76%) e Sud (96%)
L’insegnamento della religione cattolica (IRC) continua a essere una scelta prioritaria per la maggioranza degli studenti italiani. Secondo i dati raccolti dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nell’anno scolastico 2022/23, circa 6,8 milioni di studenti, pari all’84,04% del totale, hanno scelto di frequentare l’ora di religione.
Un calo lieve, ma costante
Nonostante la netta maggioranza, si registra un lieve calo dello 0,39% rispetto all’anno precedente. Questa tendenza è più evidente nelle scuole superiori, dove la percentuale di studenti che non si avvalgono dell’IRC sale al 21,97%.
Differenze territoriali significative
Le differenze territoriali sono marcate: al Nord, solo il 76,84% degli studenti sceglie l’IRC, mentre al Sud la percentuale sale al 96,33%. Il Centro si attesta sulla media nazionale, con l’84% di studenti che frequentano l’ora di religione.
Il valore culturale dell’IRC
A Italia Oggi, Orazio Ruscica, segretario nazionale dello SNADIR, sottolinea l’importanza dell’IRC non solo dal punto di vista religioso, ma anche culturale. Invita inoltre a valorizzare l’ora alternativa, offrendo agli studenti un’opportunità educativa di qualità.
Finanziamenti in calo
La spesa per l’IRC e le attività alternative è destinata a diminuire nel prossimo triennio. Nel 2024 sono stati stanziati 859 milioni di euro, ma nel 2026 la cifra scenderà a 435 milioni, la metà dell’importo attuale.
Concorso per docenti dopo 20 anni
Dopo 20 anni, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha bandito un nuovo concorso per docenti di religione cattolica. Nell’anno scolastico 2022/23, i docenti di ruolo erano 13.437, mentre quelli con incarico annuale non di ruolo erano 16.722.
Leggero calo del fabbisogno di docenti
Per il prossimo anno scolastico 2024/25, il Ministero prevede un leggero calo del fabbisogno di insegnanti di religione cattolica, con una riduzione di posti in quasi tutti gli ordini di scuola, ad eccezione delle superiori.