Quarantena a scuola, si pensa alla riduzione a 5 giorni e al modello “bolla”: in caso di alunno positivo in Dad ci vanno solo i compagni più vicini

La quarantena a scuola potrebbe cambiare fisionomia: dopo le iniziative di stampo regionale, anche il Governo nazionale inizia a valutare nuovi scenari: una riduzione dei giorni di quarantena per i contatti dei positivi ma soprattutto prenderebbe quota il modello bolla, con dunque la possibilità di mettere in Dad solo i contatti vicini dell’alunno positivo e non l’intera classe.
Il modello bolla è preso in prestito dal trasporto aereo: se c’è un positivo vanno in quarantena i passeggeri nelle due file dietro, davanti, e di lato rispetto al caso, si legge su Il Sole 24 Ore.
Lo stesso meccanismo potrebbe essere applicato nelle scuole, sostituendo alle file i banchi e sarà la regione Lazio a sperimentare il sistema. Sistema che riguarderebbe comunque gli studenti dai 12 in su. Anche se già siamo ad un punto avanzato per prevedere che a breve potrebbe diventare un modello nazionale, tanto che il progetto bolle è già sul tavolo degli esperti del Cts.
Il Governo ci pensa. Lo ha detto chiaramente il sottosegretario alla Salute Costa: “E’ chiaro che siamo nell’alveo delle scelte che la politica deve fare sulla base anche delle indicazioni scientifiche del Comitato tecnico. Però una riflessione la dobbiamo fare perché l’obiettivo che abbiamo raggiunto è stato iniziare l’anno scolastico in presenza ma adesso l’obiettivo più grande è proseguire in presenza”.
La proposta includerebbe, come accennato in precedenza, la possibilità di ridurre i giorni di quarantena da 7 a 5 giorni se vaccinati.
Fino ad oggi, nella maggior parte dei casi, se viene trovato uno studente positivo viene messa in quarantena tutta la classe. Come secondo passo, viene fatto il tampone dopo 7 giorni ai vaccinati, dopo 10 ai non vaccinati.
Al momento, come riferito in precedenza, già in 4 regioni, una provincia autonoma e 4 città del Settentrione, le quarantene sono già più di 300. Lecito, dunque, pensare che si viaggi attorno alle 800 quarantene in tutta Italia. Ancora è passata solo una settimana e il dato, rispetto all’anno scorso, è in aumento (erano 400 nello stesso periodo).
Eppure il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha rassicurato che si tratta di pochissimi casi e che sarebbero tutti sotto controllo.