Quanto guadagna un Dirigente Scolastico, come si calcola il suo stipendio? Ce lo spiega una neoassunta [INTERVISTA]

L’argomento inerente gli stipendi netti dei dirigenti scolastici attira spesso l’attenzione e la curiosità di molte persone appartenenti agli ambienti scolastici, o che abbiano l’aspirazione a tale professione oppure nutrano semplice desiderio di sapere.
Oggi lo abbiamo chiesto ad una dirigente scolastica vincitrice del Concorso DS bandito nel 2017 e di conseguenza, grazie ad un’ottima posizione in graduatoria, neoassunta nell’anno scolastico 2019/2020.
Questa volta parleremo di cifre nette che generalmente rappresentano maggiormente l’oggetto di interesse.
Preside Di Pietro, ci dice qualcosa su di Lei e la scuola che dirige?
“Molto volentieri. Mi chiamo Manuela Di Pietro, insegnante di spagnolo; sono diventata dirigente scolastica l’1 settembre 2019 dopo aver vinto l’ultimo concorso bandito nel 2017. Sono stata assegnata alla regione Sicilia, Istituto Comprensivo “Salvo Basso” di Scordia (CT). Numero alunni: circa 750. Numero dipendenti: 99 docenti, 1 DSGA, 4 assistenti amministrativi e 11 collaboratori scolastici”.
Sappiamo che la retribuzione del dirigente scolastico varia da regione a regione su territorio nazionale e in base al livello di complessità di struttura. La sua scuola in che fascia rientra? Ci spiega meglio il concetto di fascia?
“Il mio Istituto Comprensivo “Salvo Basso” appartiene alla seconda fascia. Gli istituti scolastici, in base ad una serie di criteri di classificazione tra i quali: numero degli alunni, entità dell’organico docenti e personale ATA, numero alunni H, stranieri, numero dei plessi etc, vengono raggruppati in tre o quattro diverse fasce; il numero e le caratteristiche descrittive delle fasce può variare da regione a regione”.
Lo stipendio del dirigente scolastico, dunque, varia tra le altre cose in base alla fascia di appartenenza dell’istituzione scolastica?
“Esattamente ed in maniera decrescente; mi spiego meglio: un Dirigente scolastico di prima fascia guadagnerà di più rispetto ad un dirigente di seconda, terza e quarta fascia ove presente. La differenza stipendiale, solitamente, in riferimento alla classificazione delle fasce, varia di alcune decine o poche centinaia di euro”
Grazie Dirigente, chiarissima. Torneremo sull’argomento tra poco, nel frattempo non posso non chiederle della sua prima esperienza da DS. Come è andata?
“É stato un anno impegnativo e ricco di sfide. Non è semplice passare dal ruolo di insegnante, al ruolo di dirigente, ma non mi sono mai persa d’animo, grazie anche al confronto costante con colleghi più esperti e con colleghi neoassunti come me. Nella mia esperienza alla “Salvo Basso”, mi ritengo fortunata perché ho potuto contare sull’aiuto di un bella squadra motivata e collaborativa, sia di docenti che personale ATA. Abbiamo lavorato in sinergia, collaborando gli uni con gli altri, come una grande “famiglia”.
Veniamo alle note dolenti, il Coronavirus e la gestione dell’emergenza nella scuola.
“Durante il periodo della chiusura dovuta al COVID, non ci siamo scoraggiati e sin da subito abbiamo garantito la continuità didattica ai nostri alunni. Grazie al nostro animatore digitale, abbiamo utilizzato una piattaforma unica per tutto l’istituto, garantendo le lezioni in maniera regolare, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di I grado. Il Dsga e tutto il personale ATA ci hanno coadiuvato, aiutando le famiglie, per esempio attraverso l’aiuto con il registro elettronico, o il servizio di comodato d’uso gratuito dei pc e delle schede di connettività”.
I docenti del suo istituto come hanno affrontato la difficile situazione della DAD?
“Sono fiera di tutto il corpo docente. I nostri insegnanti hanno lavorato senza sosta e sono riusciti anche ad organizzare alcuni eventi interamente online (sfide virtuali tra classi, conferenze di educazione alla legalità, masterclass per la classe di strumento musicale, orchestra virtuale, tour virtuali di Catania, feste e recite finali.). Non ci è mancato il supporto delle famiglie, che da subito hanno raccolto con noi la “sfida” della didattica a distanza”.
Musica per le nostre orecchie, è sempre piacevole constatare l’esistenza di ambienti scolastici dove si lavora in maniera sinergica a appassionata per il bene dei ragazzi e del territorio. Riguardo la riapertura a settembre?
“Stiamo lavorando a pieno ritmo per la riapertura di settembre, seguendo le linee guida ministeriali. In questo momento, possiamo contare anche sulla disponibilità e collaborazione del Comune di Scordia: insieme stiamo cercando le soluzioni più idonee per riaprire in sicurezza”.
Torniamo all’argomento stipendio. Qual è la cifra netta della sua retribuzione? No cifre lorde, i più curiosi vogliono andare al sodo.
“Naturalmente. In media, come si evince dalle tabelle pubblicate in altri articoli, un dirigente neoassunto come me, guadagna circa 3000 euro netti al mese”.
La ringraziamo per la sua schiettezza ed apertura mentale sull’argomento oggetto negli ultimi anni di numerose invenzioni fantasiose. Un’ultima domanda: ritiene sia uno stipendio adeguato?
“Ritengo che il problema dei dirigenti non sia lo stipendio in sé, ma le enormi responsabilità di pertinenza esclusiva del Dirigente scolastico (responsabilità civili, penali, patrimoniali, disciplinari e dirigenziali). Soprattutto su un tema delicatissimo e attuale quale quello della sicurezza, chiediamo maggiori tutele e di essere lasciati meno “soli” nella gestione di questa emergenza epidemiologica imprevista. Da nord a sud, i dirigenti e tutto il personale della scuola lavorano senza sosta per un obiettivo comune: far tornare i ragazzi a scuola in totale sicurezza”.
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