Quando si rientra a scuola, tutte le date per regione. C’è anche ipotesi rinvio

Quando si rientra a scuola? Le Regioni hanno deliberato in queste settimane i calendari scolastici, ma ora, nell’incertezza, c’è chi chiede il rinvio. La ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, ha ribadito che la scuola riparte il 14 settembre.
Calendari scolastici regionali
Abruzzo: inizio lezioni il 14 settembre. Delibera
Alto Adige: inizio lezioni il 7 settembre
Basilicata: inizio lezioni il 14 settembre
Campania: a scuola dal 14 settembre al 5 giugno 2021
Emilia-Romagna: inizio lezioni 14 settembre. Delibera
Friuli Venezia Giulia: inizio lezioni mercoledì 16 settembre. Avviso
Lazio il prossimo anno scolastico comincerà lunedì 14 settembre 2020 e terminerà martedì 8 giugno 2021.
Liguria: le lezioni cominceranno il 14 settembre. Comunicato Regione
Lombardia: inizio lezioni 7 settembre per infanzia, 14 settembre gli altri gradi di istruzione. Ordinanza del 13 agosto
Marche: inizio lezioni 14 settembre.
Molise: inizio lezioni il 14 settembre
Piemonte: inizio lezioni 14 settembre. Nota Usr Comunicato Regione del 29 luglio
Puglia: l’avvio delle lezioni è fissato per il 24 settembre. Delibera Regione Puglia e nota Usr.
Toscana: inizio lezioni il 14 settembre
Sardegna: le scuole ritardano l’apertura al 22 settembre. Calendario Regione
Sicilia: inizio lezioni 14 settembre
Trento: le lezioni inizieranno il 14 settembre, il 3 per le scuole dell’infanzia. Nota della Provincia.
Umbria: riapertura il 14 settembre e termine lezioni il 9 giugno 2021.
Valle d’Aosta: inizio lezioni il 14 settembre.
Veneto: approvato il calendario, le lezioni inizieranno il 14 settembre. Nota Usr
L’Ordinanza del ministero numero 69 del 23 luglio ha stabilito che le lezioni iniziano su tutto il territorio nazionale il 14 settembre, con l’autonomia delle singole Regioni. Le attività di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020 si svolgono invece a decorrere dal 1° settembre. Calendari 2020/21
Ieri la ministra Azzolona ha confermato l’avvio delle lezioni il 14 settembre: “Stiamo lavorando da settimane – ha detto -, il 14 settembre la scuola riparte, anzi ripartono le tante scuole d’Italia. Abbiamo più di 4mila plessi scolastici, più di 8mila autonomie. Abbiamo fatto un lavoro enorme per garantire al massimo la sicurezza di studenti, studentesse e di tutto il personale scolastico”.
La scuola riparte “nonostante i rischi”: è ciò che emerso durante l’audizione alla Camera del coordinatore del Cts Agostino Miozzo. “Con la riapertura della scuola potrebbe
esserci un lieve incremento dell’indice di trasmissione. Ci sono dei rischi, lo sappiamo“, ma si riparte, ha precisato Miozzo.
I dubbi delle Regioni: rinvio al 24 settembre od ottobre?
“Stiamo ancora brancolando nel buio, il Governo non dà indicazioni sui trasporti e sul personale, in questi giorni faremo valutazioni con il presidente Marsilio e non è escluso che apriremo le scuole il 24 settembre, dopo le elezioni, come vogliono fare altre regioni”. La situazione preoccupa l’assessore regionale all’Istruzione dell’Abruzzo, Piero Fioretti.
E l’Anci ricorda che in Campania ci saranno le regionali, oltre al referendum per il taglio dei parlamentari e alle elezioni dei nuovi sindaci in diversi Comuni: le consultazioni, si legge, “così come ogni anno, si svolgeranno fisicamente prevalentemente nei plessi scolastici”. “Da qui la richiesta – scrive l’Anci –, che ci arriva dalla quasi totalità dei sindaci della regione, di ogni appartenenza politica, di un breve slittamento dell’apertura scolastica a giovedì 24 settembre”.
I sindaci la ritengono “un’idea giusta” e “sulla quale c’era già una favorevole condivisione da parte della stessa Regione Campania. Le lezioni, che terminano il 5 giugno, potrebbero essere posticipate fino al 15 giugno 2021“. Di fatto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante un incontro a Salerno, si è detto “pessimista” per il ritorno a scuola di docenti e studenti: “Da qui a una, due settimane saremo chiamati a prendere decisioni importanti. Pensate all’apertura dell’anno scolastico: nelle condizioni attuali non è possibile aprire”.
Preoccupazioni anche dalla Regione Veneto. “Mancano soltanto 10 giorni, se togliamo quelli non lavorativi”: così il governatore del Veneto, Luca Zaia, in un’intervista al Corriere.