Quando Serianni disse: “Ecco quello che i professori non devono fare”. Una lezione sull’insegnamento [VIDEO]

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Il mondo della cultura piange la scomparsa di Luca Serianni. Il linguista è morto a tre giorni dall’incidente stradale avvenuto a Ostia, dopo il quale era stato ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale San Camillo di Roma. Serianni era stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali.

La scomparsa del docente universitario è una grave perdita per il mondo della cultura italiana, privata dell’intelligenza, la capacità e la sensibilità che lo hanno sempre contraddistinto nello studio e nella docenza della storia della lingua italiana.

Tanti i suoi insegnamenti, anche ai docenti. Durante la lezione tenuta nel 2017 a Roma, Serianni parlava così dell’insegnamento: “Insegnare vuol dire correre dei rischi, chi insegna all’università deve guardarsi da due concretissimi difficoltà, il rischio di chi si disperde in più direzioni e quello speculare di concentrarsi su anguste preoccupazioni accademiche”.

E ancora: “L’allievo bravo, ossia non solo vivace intellettualmente e culturalmente, ma anche determinato a raggiungere i suoi obiettivi, è bravo indipendentemente dai maestri che ha incontrato nella sua carriera e i maestri assolvono il loro compito se si limitano a riconoscere i talenti e a valorizzarli senza coartare in nessun senso le rispettive inclinazioni di studio e di ricerca”.

IL VIDEO [da RAIPLAY]

È morto il linguista Luca Serianni, Bianchi: straordinario custode della lingua italiana, maestro della nostra scuola

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